mercoledì 24 aprile 2013

“Il Cortile dei Gentili” Catanzaro 20 e 21 aprile - “Etica, religiosità, corresponsabilità”

L'annuncio non basta: la Chiesa deve essere una "spina nel fianco della mafia". Il cardinale Gianfranco Ravasi porta in Calabria il suo "cortile dei gentili" e stavolta il confronto con il mondo dei laici e dei non credenti si concentra sui temi dell'etica, della religiosità, della corresponsabilità. Ma dopo l'esperienza di Palermo, anche nella seconda tappa al Sud Italia del ciclo mondiale di incontri voluto dal Pontificio consiglio per la Cultura, ad emergere sono le discussioni sulla criminalità organizzata. Sabato mattina a Catanzaro il dialogo tra il porporato e i procuratori Giuseppe Pignatone, appena arrivato a Roma dopo l'esperienza a Reggio Calabria, e Michele Prestipino, aggiunto della Dda reggina, parte proprio dalle zone di contiguità tra sacro e criminale. "E' un fenomeno radicato e impastato: forse - ammette Ravasi - la comunità ecclesiale non lo ha combattuto abbastanza, anche in passato"...

Accomuna sia credenti che non credenti nell'impegno di riscattare la propria terra dal dominio della mafia; accomuna sia coscienze religiose che coscienze civili di tanti che credono nella legalità al di là di ogni appartenenza ideologica: ecco perché l’abbiamo sentito più che mai vicino e presente, don Pino Puglisi, negli incontri de “Il Cortile dei Gentili”, che proprio nel segno del dialogo tra voci diverse e della comune responsabilità, sono stati intessuti da mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace e postulatore della causa di beatificazione del parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia “in odium fidei”, la cui beatificazione avverrà a Palermo il prossimo 25 maggio.

«Solo negli atei sopravvive oggigiorno la passione per il divino»: Gesualdo Bufalino, un altro grande siciliano, così scriveva nel suoMalpensante: lo si può intendere come un monito, per il fedele abitudinario, affidato soltanto a formule dogmatiche, senza lo scavo del comprendere intelligente e vitale. E proprio in questa direzione ermeneutica di ricerca e apertura si sono svolti a Catanzaro gli incontri “Il Cortile dei Gentili”, culminati, il 20 e il 21 aprile scorsi, nell’appuntamento conclusivo alla presenza del cardinale Gianfranco Ravasi.
L'incontro è stato vissuto intensamente in tre momenti (il primo, ospitato nell’aula magna dell’Università “Magna Graecia”; il secondo al Palasport, con i giovani e il dialogo col filosofo Salvatore Natoli; il terzo, in piazza, a Catanzaro) ed è stato moderato dal vaticanista del Tg2, Enzo Romeo: hanno partecipato anche Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Roma, e Michele Prestipino, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, che sono intervenuti dopo i saluti del rettore dell'università di Catanzaro, Aldo Quattrone. Le relazioni dei magistrati si sono incentrate sulla falsa religiosità dei mafiosi, marcata con altarini e processioni, manifestazione che si possono derubricare a vuota superstizione e a strumentalizzazione del sentimento religioso popolare.
Nella sua splendida Lectio Magistralis, Ravasi si è soffermato sul rapporto tra fede e religione...
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