mercoledì 20 marzo 2013

Per cominciare ad amare Papa Francesco conosciamo meglio Jorge Mario Bergoglio

Il cardinale Jorge Mario Bergoglio è dunque il nuovo Pontefice con il nome di Francesco: 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires, è il primo Papa gesuita e il primo Papa proveniente dall’America Latina. Il motto episcopale del nuovo Papa è la frase latina Miserando atque eligendo, che descrive l'atteggiamento di Gesù verso il pubblicano peccatore che “guardò con misericordia e lo scelse”. Lo stemma, oltre a riportare il motto, ha al centro, su campo blu, il monogramma di Cristo, presentato nella tipica forma grafica dei gesuiti. Appaiono, inoltre, una stella e un grappolo d’uva. Per un breve profilo del 265.mo Successore di Pietro, il servizio di Alessandro Gisotti


Le porte della piccola chiesa di Nostra Signora di Caacupé sono perennemente aperte. Il via vai nel piccolo rettangolo di mattoni, coperto da un tetto di lamiera, è continuo. Qualcuno entra per parlare col sacerdote, altri semplicemente per chiedere un litro di latte o medicine per il figlio malato. Non solo i giorni di festa: sempre. Forse per l’allegra confusione, il cardinale Jorge Bergoglio amava tanto venire in questo pezzo dimenticato di Buenos Aires. La Villa 21. Uno dei tanti labirinti di baracche fatiscenti, vicoli non asfaltati, violenza, rabbia che si aprono come ferite alla periferia della capitale argentina. 
Per raggiungere la Villa non basta la metropolitana. Anche il bus si ferma prima, fin dove arriva l’asfalto. L’ultimo tratto Don Jorge – come lo chiamano gli argentini – spesso lo faceva a piedi. «Il cardinale è allergico all’auto – dicevano spesso i “porteños” –: prende i mezzi, come le persone comuni». Quelle che adorava incontrare. L’arcivescovo, vestito in borghese o con una semplice tonaca, non camminava per la periferia con la diffidenza solita dei passanti, che si guardano le spalle quando attraversano la strada che divide la baraccopoli dal quartiere Barajas. Il cardinale sapeva di andare fra amici...

... È lo stile pastorale del nuovo Pontefice: schierato decisamente a fianco del poveri e degli emarginati, critico con il potere ma alieno da posizioni ideologiche che riducono il cristianesimo a lotta di classe... 

... «Jorge Mario Bergoglio è una persona che lotta per i poveri e vive come i poveri», racconta con la voce carica di passione Gustavo Vera, il responsabile di Alameda, «non ha mai avuto una macchina né una scorta, mangia per strada e ha sempre vissuto coerentemente con quello che pensa e che dice. Jorge ha fatto della difesa dei poveri la sua ragione di vita».
IL MAESTRO AMICO DI BERGOGLIO. Lo chiama 'Jorge', con la confidenza di un vecchio amico di infanzia, quest’uomo di 48 anni che fa il maestro di scuola nel quartiere periferico di Villa Lugano. È una sorta di apologia che però non viene da una professione di fede: Gustavo Vera infatti è ateo, e lo rivela candidamente come fosse una informazione tra le altre...

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