sabato 12 gennaio 2013

“SCRUTARE I SEGNI DEI TEMPI” DOVERE COSTANTE DELLA CHIESA di Carlo Molari

La formula ‘segni dei tempi’ (ST) è stata rimessa in circolo nella teologia cattolica dal Papa Giovanni XXIII e dal Concilio Vaticano II. Il riferimento originario è l’espressione di Gesù riportata in forma chiara nel Vangelo di Matteo e in forma implicita nel Vangelo di Luca. Scrive Matteo: “Quando si fa sera, voi dite: bel tempo perché il tempo rosseggia; e al mattino: oggi burrasca perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?” (Mt.16,2-3). Luca a sua volta riporta le parole: “Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non valutate da voi stessi ciò che è giusto?” (Lc 12,56-57).

Chi parla dei segni dei tempi?...

Azione Dio per la venuta del suo Regno...

Il difficile riconoscimento...

Elementi per una lettura dei segni del nostro tempo...