venerdì 23 novembre 2012

SEGNI DEI TEMPI NOSTRI: IL DIALOGO INTERRELIGIOSO di Giordano Frosini

La diversità delle religioni accompagna da sempre il cammino dell’uomo, ma oggi sta succedendo qualcosa di inedito rispetto anche al passato più recente: i confini si sono confusi; i credenti si sono avvicinati fino a mescolarsi insieme; volenti o nolenti, le religioni sono state costrette a fare i conti anche con questo effetto, tutt’altro che secondario, al seguito della globalizzazione.

Guardare al di là del proprio naso
Oggi i diversamente credenti camminano fianco a fianco, lavorano e costruiscono gomito a gomito, i loro figli frequentano le stesse scuole e i matrimoni misti stanno crescendo con una certa celerità nelle nostre popolazioni. Non c’è più la possibilità di distrarsi e far finta di non vedere fenomeni tanto diffusi etanto rilevanti. La vita ne risulta profondamente cambiata ed è destinata a cambiare ancora di più nel nostro futuro. Anche se non ci piace, dobbiamo prendere atto che noi stiamo vivendo una situazione che assomiglia molto a quella del medioevo. Etimologicamente “barbaro” non ha un significato dispregiativo, significa soltanto “straniero”. In questo senso, i barbari sono ancora alle porte, anzi sono già entrati in casa. Dal passato dovremmo imparare a non compiere gli stessi errori. La paura dell’altro è parte integrante soltanto degli spiriti mediocri, che non sanno vedere al di là del proprio naso.

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