martedì 13 novembre 2012

Nell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra Generazioni Benedetto XVI visita la Casa “Viva gli Anziani” della Comunità di Sant’Egidio

È arrivato senza nascondere i suoi 85 anni, da anziano in mezzo ai suoi “coetanei”, appoggiandosi anche al suo bastone al momento di scendere dal palco. Ma per il Benedetto XVI che questa mattina (ndr. ieri 12/11) ha visitato una casa per anziani della Comunità di Sant’Egidio, a Roma, la terza età è tutto tranne che il momento di ‘tirare i remi in barca’.
“È bello essere anziani”, perché “vivere è bello anche alla nostra età, nonostante qualche ‘acciacco’ e qualche limitazione”, ha detto papa Ratzinger agli ospiti della casa “Viva gli anziani”, nel quartiere romano del Gianicolo: “Voi siete una ricchezza per la società, anche nella sofferenza e nella malattia”, ha aggiunto, per poi confessare al momento di andarsene di sentirsi “ringiovanito”.
Eppure, quella degli anziani è una ricchezza che la maggior parte delle società non ha ancora imparato a riconoscere e mettere a frutto, e gli over-65 sono a rischio di esclusione, solitudine e abbandono.
Non si tratta di un problema marginale: in un Paese come l’Italia la speranza di vita alla nascita è tra le più alte al mondo, 79,2 anni per gli uomini e 84,6 per le donne; in tutto il mondo, gli ultra-sessantacinquenni crescono al ritmo di quasi un milione al mese, e sono già 700 milioni nei soli Paesi più ricchi.
VIDEOSINTESI: L'ARRIVO E IL DISCORSO DI PAPA BENEDETTO XVI


UN TÈ COL PAPA - Prima di andare, al secondo piano Benedetto XVI è stato invitato a prendere un tè da due signore, Giovanna e Marisa. Il Papa si è concesso un pasticcino e un bicchiere di succo d’arancia, mentre ascoltava le loro storie. Alla fine, uscendo, ha sorriso: «Esco ringiovanito e rafforzato da questa visita!», ed elogiato i volontari, moltissimi dei quali sono ragazzi: «Ci sono angeli visibili che aiutano gli altri». Del resto, «gli anziani sono un valore per la società, soprattutto per i giovani», aveva ripetuto Benedetto XVI: «Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perché la loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita». Un «dono» per tutti: «Pregate per la Chiesa, anche per me, per i bisogni del mondo, per i poveri, perché nel mondo non ci sia più violenza. La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti».


L'incontro di Papa Benedetto XVI con gli anziani nella casa della Comunità di Sant'Egidio


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