sabato 17 novembre 2012

"Dossier 2012 sull'Emergenza Infanzia in Italia e nel mondo"

Maltrattamenti, percosse, botte: in sei anni sono più che triplicati i casi di abuso fisico segnalati alla linea 114 "Emergenza infanzia" gestita da Telefono Azzurro per il Dipartimento per le Pari opportunità.
Nel 2006 le richieste d'aiuto per violenza erano il 5,2% del totale, oggi arrivano al 17,1% (+ 3,9% rispetto al 2011): quasi una denuncia su cinque, dunque, è per abuso fisico. Una situazione "amplificata" dalla crisi, perchè, osserva il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, "in tutto il mondo, e quindi anche in Italia, quando c'è una crisi economica aumentano gli abusi sui bambini, soprattutto in famiglia".
L'allarme sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza nel nostro paese è stato lanciato in Senato, durante la presentazione dei dati raccolti dal 114 tra gennaio 2006 e agosto 2012. "È un dovere di tutti noi - ha avvertito il presidente del Senato, Renato Schifani - mantenere sempre alta l'attenzione sui diritti e sulle libertà dei bambini": "sono il nostro futuro ma anche la parte più fragile della nostra società. Le minacce alla loro serena crescita sono molte e spesso subdole".

Nonostante gli sforzi e la maggiore sensibilità, i minori sono sempre più vittime di violenze e abusi che dal 2006 ad oggi sono triplicati. Quali sono le ragioni di questa escalation? 

"Non si possono tagliare dai bilanci dello Stato risorse destinate ai bambini. Occorrono strumenti adatti e risorse adeguate: se non ci sono i servizi, i bambini non possono chiedere aiuto e nelle situazioni di emarginazione, violenza e devianza si interviene con difficoltà e in ritardo". Interviene così il presidente di Sos Telefono Azzurro Onlus, Ernesto Caffo, durante la presentazione del 'Dossier 2012 sull'Emergenza Infanzia in Italia e nel mondo' da cui è emerso che dal 2006 a oggi, i casi sono più che triplicati. In 6 anni, infatti, le richieste d'aiuto per percosse e maltrattamenti sono passate dal 5,2 per cento al 1 per cento. E solo nei primi otto mesi del 2012 sono aumentate del 3,9 per cento. Il 63 per cento delle emergenze si registra tra mura domestiche. "È indispensabile cogliere immediatamente i segnali di sofferenza dei minori e unire le forze all'interno della comunità di riferimento tra servizi pubblici e privato sociale". "L'aumento dei casi di abuso fisico - ha concluso Caffo - nasce dalla fragilità delle famiglie, ora accentuata dalla crisi economica e dall'assenza dei servizi di sostegno".
Un appello cui ha risposto in un messaggio inviato al presidente di 'S.O.S Telefono Azzurro' Caffo, il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha espresso il suo apprezzamento per l'iniziativa che "pone l'attenzione su un tema di estrema importanza e attualità come la condizione dei minori". "I bambini sono il nostro futuro ma anche la parte più fragile e indifesa della nostra società - ha affermato Schifani - le minacce alla loro serena crescita sono molte e spesso subdole. È un dovere quindi di tutti noi mantenere sempre alta l'attenzione sui loro diritti e le loro libertà".


Il 17 e 18 novembre oltre 6.000 volontari saranno in 1.300 piazze di tutt’Italia, per offrire le tradizionali candele azzurre in cambio di un contributo.
Si tratta di una candela speciale. Perché chi la sceglie sostiene Telefono Azzurro. Perché chi l’accende illumina, simbolicamente, la vita di un bambino.
Con i fondi raccolti, si potranno sostenere con ancora più forza i progetti di ascolto e intervento dell’associazione: dal supporto telefonico alla presenza nelle scuole, dall’attivazione in contesti d’emergenza ai progetti speciali nelle carceri.
“Accendi l’Azzurro” è ormai un appuntamento fisso: da oltre dieci anni, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini, i volontari dell’associazione sfidano il freddo e scendono in piazza. Perché hanno a cuore l’infanzia, e sanno che per continuare a proteggerla c’è bisogno dell’aiuto di tutti.

Per trovare la piazza più vicina tramite Google Maps clicca qui oppure puoi chiamare il numero verde 800 090 335 .