domenica 14 ottobre 2012

Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. Egidio Palumbo

Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)

XXVIII DOMENICA – B - 
14-10-2012

La povertà che affratella 

1. Un’altra scelta radicale, che qualifica la sua sequela e dà spessore esistenziale alla nostra professione di fede in Lui, Gesù ci propone nel vangelo di questa domenica: non farsi condizionare e dominare dai molti beni, dalle molte ricchezze (Mc 10,17-30). 
Noi infatti siamo possessori di molti beni e di molte ricchezze: non solo di tipo economico (terreni, case, appartamenti, denaro e altre cose del genere), ma anche di tipo affettivo-relazionale (padre, madre, marito, moglie, figli, fratelli, sorelle, parenti, amici, confratelli… ), come pure di tipo personale-attitudinale, cioè i doni, le qualità e le capacità attitudinali che caratterizzano la nostra persona. 
È certamente questo un “mondo” complesso: ma come viverlo affinché dia un senso vero e autentico alla nostra esistenza? Come discernere quando da questo “mondo” ci lasciamo dominare, impossessare, ingabbiare, schiavizzare, chiudere, invece che “abitarlo” come uomini e donne liberi e maturi? 

2. Non a caso la pagina evangelica di Marco (a differenza di quella parallela di Matteo) ci presenta un tale – possiamo essere ciascuno di noi – che è uomo maturo (Mc 10,20), il quale, giunto a questa fase della sua esistenza, si pone l’interrogativo: «che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?» (Mc 10,17), ovvero l’interrogativo riguardo al Senso vero e autentico della vita («vita eterna»), che certamente raggiungeremo in pienezza quando un giorno saremo davanti a Dio, ma che già qui ed ora, su questa terra e nel tempo presente, possiamo in qualche modo farne l’esperienza (Mc 10,30). «Avere in eredità» è proprio dei figli; e l’eredità è un dono che si riceve...