lunedì 20 agosto 2012

ALLARME FAME - Lo spettro della crisi alimentare torna ad aggirarsi nel mondo.

Lo spettro della crisi alimentare torna ad aggirarsi nel mondo. Un mix di condizioni climatiche avverse e di speculazione sui mercati dei derivati sta facendo correre i prezzi delle materie prime alimentari verso nuovi record. Rischiando di riproporre una crisi paragonabile, se non peggiore, a quella del 2008, quando intere popolazioni vennero ridotte alla fame dal boom dei prezzi del cibo.
La sirena ha incominciato a suonare da qualche mese, al manifestarsi dei primi segnali di tensione sui mercati, ma è soprattutto con la siccità che sta colpendo il Midwest americano, il granaio del mondo, che la paura ha incominciato a prendere corpo. E in serio pericolo c’è in particolare quel miliardo di persone che nel mondo vive a stretto contatto con la fame, le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo dove la spesa per il cibo copre il 70-80% del bilancio familiare.
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Riprende a crescere nel mondo il numero di bambini che soffrono la fame, con 1.500.000 bambini colpiti da malnutrizione acuta in più fra il 2005 e il 2010 rispetto agli anni precedenti. In totale sono 58.7 milioni i bambini gravemente malnutriti. Un dato allarmante che rischia di compromettere i significativi progressi fatti finora rispetto a tutti gli altri principali indicatori relativi alla salute e benessere infantile, come la mortalità infantile e l’accesso a scuola. 
E’ quanto emerge dall’Indice sullo sviluppo infantile (1) redatto da Save the Children e i cui dati sono stati diffusi alla vigilia del Summit Olimpico sulla Fame promosso dal governo britannico in chiusura dei giochi olimpici 2012 il 12 agosto