di mons. Pierangelo Sequeri
Poco dopo aver fatto la sua comparsa, l'accidia si è mossa, come un'epidemia, da Oriente a Occidente. Anche il suo orario preferito è cambiato, nel passaggio. E non solo quello.
Era, all'inizio, demone meridiano: un incubo, per i monaci della Tebaide, che hanno scoperto per primi la devastante portata teologica dell'akedia dentro la vita dello spirito...
L'ora simbolo dell'accidia nel frattempo cambierà, perché, con il passaggio in Occidente, anche il monachesimo è cambiato. E con essa i simboli e le metafore di riferimento. Non sarà più un demone meridiano, diventerà un incubo notturno. Non più il languore delle membra che sogna nuove emozioni. Sarà il buco nero dell’abbandono, che porta sul bordo del niente...
Nel tempo, in ragione delle sue molte manifestazioni, l'acedia è stata riconosciuta, accentuandone diversamente il tratto dominante, in molte situazioni connesse: dalla malinconia al lutto, dalla pigrizia all'infingardaggine, dalla tristezza alla depressione, dallo struggimento all’irrequietezza...
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di Pierangelo Sequeri