DOSSIER - Eremiti in Italia
Custodi dell'Unico necessario
di ENZO ROMEO, dossier a cura di GIOVANNI FERRÒ
È la più radicale, ma anche la più dolce tra le vocazioni religiose. La scelta eremitica sta tornando in auge. Perché racconta l'inesprimibile. E trasforma la solitudine in un giardino fiorito dello Spirito.Quella della vita eremitica è stata una scelta di forte richiamo spirituale sin dalle origini del cristianesimo. Messa in ombra per secoli e poi riscoperta dal Concilio Vaticano II, tale realtà sta vivendo una nuova primavera. In questo dossier, il nostro viaggio alla scoperta delle tante esperienze nella nostra penisola.
(foto D. ZANETTI).
(foto D. ZANETTI).
Avvertenza: parlare dell'eremitismo è parlare dell'inesprimibile. «Dimmi una parola, tu che sei saggio», venne chiesto a un monaco eremita. «Se parlo», rispose questi, «rompo il silenzio, che è il mio linguaggio; e se mi chiedi di rompere il silenzio vuol dire che non puoi capire il mio messaggio ». Un altro monaco disse a uno che voleva venire da lui: «Se vieni, ti aprirò; ma se apro a te, aprirò a tutti e allora non rimarrò più in questo luogo». Il visitatore pensò: «Se andandoci lo caccio, non ci vado più». Osservare tacendo, accostarsi senza niente pretendere. Non c'è altro modo per provare a capire l'esperienza del solitario di Dio. Che nell'isolamento è con tutti e di tutti, grazie al riflesso divino che assume la sua vita. Così è stato per i primi anacoreti, per gli stiliti, per i romiti asceti. Mentre ci si allontanava dagli altri, gli altri cercavano un contatto.
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