Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
V domenica T.O./B - 5.02.2012
Dopo aver guarito l’uomo alienato della sinagoga di Cafarnao, Gesù, sempre restando a Cafarnao, entra nella casa dei fratelli Simone e Andrea, e anche qui compie una guarigione: libera la suocera di Simone dalla febbre; poi davanti alla porta guarisce da varie malattie, inoltre si ritira a pregare in un luogo deserto e, infine, decide di andare altrove per annunciare il Regno di Dio come presenza liberante per ogni creatura umana. È la narrazione della pagina evangelica di questa domenica (Mc 1,29-39).
Come la sinagoga, così pure la casa di Simone non rappresenta soltanto la casa della sua famiglia, l’ambiente della sua intimità, ma anche la comunità dei discepoli, la comunità cristiana; infatti Simone e Andrea sono con Giacomo e Giovanni: ritroviamo qui i primi quattro discepoli chiamati da Gesù a diventare “pescatori di uomini” (Mc 1,16-20).
E la febbre, come pure le varie malattie, che Gesù guarisce, non riguardano semplicemente la condizione fisica dell’uomo, ma, molto di più, la sua condizione esistenziale e spirituale, la quale richiede un’attenzione e un intervento più intensi e più profondi.