martedì 3 gennaio 2012

Per non dimenticare i martiri del 2011

... Come nell'antichità anche oggi la sincera adesione al Vangelo può richiedere il sacrificio della vita e molti cristiani in varie parti del mondo sono esposti a persecuzione e talvolta al martirio. Ma, ci ricorda il Signore, «chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato» (Mt 10,22)...
Leggi il testo integrale dell'Angelus del 26/12/2011

Sono 26 i missionari uccisi nel corso dell'anno. E perdono la vita soprattutto nella regione più cattolica del mondo, il Sud America

"Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani": la celebre affermazione di Tertulliano risuona ancora più forte nel giorno in cui la Chiesa ricorda la figura di Santo Stefano primo martire. Il martirio, del resto, è una dimensione che appartiene alla natura stessa della testimonianza cristiana. Sulle persecuzioni dei cristiani nel nostro tempo, Alessandro Gisotti ha intervistato Massimo Introvigne, rappresentante Osce per le discriminazioni verso i cristiani 

Nel 2011 sono stati 26 i missionari uccisi nel mondo, uno in più rispetto all'anno precedente: 18 sacerdoti, 4 religiose, 4 laici. Sono i dati resi noti dall'agenzia Fides. Per il terzo anno consecutivo, con un numero estremamente elevato di operatori pastorali uccisi, figura al primo posto l'America, con 13 sacerdoti e 2 laici. Segue l'Africa, dove sono stati uccisi 6 operatori pastorali: 2 sacerdoti, 3 religiose, 1 laico. Quindi l'Asia, dove hanno trovato la morte 2 sacerdoti, 1 religiosa, 1 laico. Infine in Europa è stato ucciso un sacerdote.