domenica 1 gennaio 2012

"Grave piaga dell'umanità - Il lungo e faticoso percorso della Chiesa verso il disarmo". di mons. Luigi Bettazzi

Il lungo e faticoso percorso della Chiesa verso il disarmo

Il Concilio Vaticano II nella Costituzione pastorale su La Chiesa nel mondo contemporaneo – chiamata dalle prime parole latine, Gaudium et spes – affronta anche il tema della pace, che non è – afferma il n. 78 – “semplice assenza della guerra” o “equilibrio delle forze avverse” o “effetto di dispotica dominazione”, ma “opera della giustizia” e, in ultima analisi, “frutto anche dell’amore”. Parlando, quindi, della guerra, anche se non si è giunti – come molti Padri conciliari avrebbero desiderato – a una condanna pura e semplice, in nome del Vangelo, di ogni forma di guerra, e si è salvaguardata così la guerra di difesa (fosse pure anche solo difesa di civiltà, come allora veniva presentata la guerra americana in Vietnam, quasi – come affermava in Concilio l’arcivescovo di New York – “difesa della civiltà cristiana” contro il comunismo), si è però arrivati a condannare quella che allora era chiamata “guerra totale” e veniva indicata con le prime lettere dell’alfabeto (ABC, cioè atomica, biologica, chimica), che porta alla “reciproca e pressoché totale distruzione delle parti contendenti, senza considerare le molte devastazioni che ne deriverebbero nel resto del mondo e gli effetti letali che sono la conseguenza dell’uso di queste armi”.