domenica 28 agosto 2011

"Una grammatica per dialogare" di Gianfranco Ravasi

"Una grammatica per dialogare" 

di Gianfranco Ravasi

"«Non ritenere vittoria l'usare la violenza contro una forma di culto o un'opinione. Farai dunque così: cesserai di polemizzare con gli altri e parlerai della verità in modo che tutte le cose dette siano inattaccabili... Io sono consapevole di non avere mai polemizzato contro greci o altri, perché penso sia sufficiente, per uomini onesti, poter conoscere ed esporre il vero in se stesso... Ciascuno infatti afferma di possedere la moneta regale, ma in realtà ha forse appena l'immagine ingannevole di una particella di verità». Milleduecento anni prima che Voltaire intonasse il suo inno alla tolleranza (per altro rivolto in forma orante al «Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi e dei tempi»), tra il V e il VI secolo, un oscuro monaco nascosto sotto lo pseudonimo di Dionigi Areopagita intesseva questo programma di confronto teorico e personale, con l'orizzonte in cui era immerso, un programma concretizzato nei suoi scritti che si rivelavano come un'originale riformulazione della dottrina cristiana usando la strumentazione del pensiero neoplatonico. Siamo partiti così lontano per proporre un tema che è iscritto nel Dna del cristianesimo, anche se spesso si sono assunti vigorosi anticorpi per estenuarne l'energia. ... " (Gianfranco Ravasi)

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Una grammatica per dialogare