lunedì 22 agosto 2011

GMG 2011: "Saldi nella fede - Radicati in Cristo - Testimoni di Cristo nel mondo" le catechesi del Card.TETTAMANZI


Giornata Mondiale della Gioventù 2011 - Madrid

Le catechesi del 
Card. Dionigi Tettamanzi  
Amministratore Apostolico di Milano


1ª catechesi - Mercoledì 17 agosto 2011
Tema: Saldi nella fede
La nostalgia di quell’Ospite gradito
“ll punto di partenza di ogni cammino di ricerca è costituito dal luogo e dal tempo in cui si è posti. Dobbiamo chiederci: «Dove mi trovo?», e dobbiamo declinare questa domanda secondo prospettive molteplici. A livello personale: «quali sono le mie certezze e le mie relazioni, la mia vocazione e le mie prospettive?». A livello sociale e culturale: «quali pensieri attraversano il mondo, e quali eventi stanno segnando la storia? Cosa mi offre e cosa mi chiede la società in cui abito?». In questo punto di partenza abbiamo già una certezza, importante e per nulla scontata: non siamo uomini per caso”.
Così si è introdotto il Card. Dionigi Tettamanzi nella sua catechesi ai giovani, ai quali ha ricordato la necessità di “un respiro che porti l’uomo oltre il proprio limite ed oltre il confine delle sue possibilità”, invitando a cercare e ad accogliere Dio, quale “ospite gradito”.
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
Cardinale Dionigi Tettamanzi, 17 agosto  (doc) 


2ª catechesi- Giovedì 18 agosto 2011
Tema: Radicati in Cristo
"Carissimi giovani, perché la nostra vita cresca come un albero rigoglioso, con radici profonde e fronde alte, capace di produrre frutti dolci e di elargire un’ombra rigenerante, dobbiamo avere l’audacia spirituale di professare la nostra fede. Perché la nostra vita sia come una casa solida, dalle fondamenta sicure e dagli spazi accoglienti, con finestre aperte sul mondo e una porta che non si chiude mai al fratello, dobbiamo avere la libertà di credere. Il Dio nel quale affondiamo le nostre radici e le nostre fondamenta non ha tenuto nascosto il suo volto, ma ce lo ha rivelato; non è stato in silenzio, ma ha parlato; non si è smarrito lontano dal mondo, ma si è incarnato in esso. Sì, perché noi crediamo nel Dio di Gesù Cristo: egli, venendo nel mondo, ci ha rivelato il suo volto di Padre, un Padre per tutti gli uomini. Ci ha dischiuso le vie di accesso all’incontro con lui e ci ha rivelato il suo disegno di salvezza e di realizzazione piena e definitiva, per la nostra vita e per quella del mondo intero. In Gesù il Dio dell’origine e del compimento, della libertà e della fiducia, della misericordia e della giustizia, si è fatto accessibile all’uomo, si è lasciato incontrare da ciascuno di noi: è in lui che crediamo. Il teologo Jurgen Moltmann diceva giustamente: «Se vogliamo sapere chi è Dio dobbiamo inginocchiarci ai piedi della croce». ..."
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
   Cardinale Dionigi Tettamanzi, 18 agosto (DOC)

3ª catechesi - Venerdì 19 agosto 2011
Tema: Testimoni di Cristo nel mondo
"Carissimi giovani, 
l’esperienza della fede nel Dio di Gesù Cristo, che sta accanto a ciascuno di noi ed abita il mondo mediante lo Spirito, il dono di grazia e la scelta libera che rende buona la nostra vita non possono essere ridotti ad esperienza privata. Abbiamo ricevuto il dono della fede dentro la Chiesa: lì lo abbiamo alimentato, sostenuto e lo abbiamo praticato. Questo dono è cresciuto nel confronto con la società e la cultura, con le domande di amici e coetanei non credenti, nei dubbi provocati da prese di posizione della scienza e della cultura. La nostra fede si radica nel mondo, in questo mondo; il mondo nel quale Dio si è incarnato e che Cristo, con la sua Pasqua, ha redento. Ed è proprio nel mondo che anche noi siamo chiamati a praticare e a testimoniare la nostra fede. L’amore che Dio riversa in noi deve traboccare nel tempo e nei luoghi in cui viviamo, altrimenti va perduto: deve essere condiviso e donato, altrimenti si svuota, diventa sterile e secco e non serve più, non è più amore. La fede in Dio è la strada del compimento e della realizzazione della nostra vita nella misura in cui la nostra vita si apre agli altri; altrimenti rischiamo di chiuderci narcisisticamente in noi stessi, di riempirci solo di noi stessi e dunque, in realtà, di rimanere vuoti. Chi invece si lascia plasmare e colmare dalla presenza di Dio non può che contagiare e condividere con altri il dono ricevuto. ..."
LEGGI E SCARICA IL TESTO INTEGRALE:
   Cardinale Dionigi Tettamanzi, 19 agosto (DOC)