Undici milioni di vite a rischio nel Corno d’Africa: un’ecatombe così vasta e talmente lontana da noi che rischia di non interrogarci, di lasciarci inattivi perché "impotenti". Ma il cristiano può chiamarsi fuori? C’è qualcosa che "non lo riguarda"? «La fede cristiana è fondata sul fatto che il Figlio di Dio s’è fatto figlio dell’uomo – risponde il teologo monsignor Piero Coda, presidente dell’Associazione teologica italiana e preside dell’Istituto universitario "Sophia" dei Focolari –. Se Dio stesso, in Gesù, ha condiviso la condizione umana in tutto eccetto il peccato, la via che il cristiano deve seguire non può essere diversa. Del resto non è Gesù stesso, in quella straordinaria pagina che descrive il "giudizio finale", a dire che qualunque cosa si sia fatta o non si sia fatta, nei confronti di chi è in necessità, è a Lui che è stata o non è stata fatta?».
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