Non sta avendo l’impatto mediatico di altre sfortunate disgrazie nel mondo ma la crisi alimentare che sta colpendo l’Africa orientale sta mettendo in ginocchio paesi come Kenya, Etiopia, Somalia, Uganda e Gibuti. Sono infatti 10 milioni, fra cui moltissime donne e bambini, le persone la cui vita è in pericolo e che necessitano di ricevere il prima possibile un’adeguata assistenza umanitaria.
In queste ore un esodo incessante di migliaia di somali stremati dalla fame e dalla siccità sta attraversando il confine con il Kenya. Migliaia di bambini muoiono nel tragitto, mentre nei tre campi profughi di Ifo, Hagadera e Dagahaley mancano cibo e acqua per alleviare le sofferenze di quasi mezzo milione di persone. Le Nazioni Unite non riescono a finanziare un intervento d´emergenza perché la comunità internazionale non risponde con sollecitudine e con mezzi adeguati.
In queste ore un esodo incessante di migliaia di somali stremati dalla fame e dalla siccità sta attraversando il confine con il Kenya. Migliaia di bambini muoiono nel tragitto, mentre nei tre campi profughi di Ifo, Hagadera e Dagahaley mancano cibo e acqua per alleviare le sofferenze di quasi mezzo milione di persone. Le Nazioni Unite non riescono a finanziare un intervento d´emergenza perché la comunità internazionale non risponde con sollecitudine e con mezzi adeguati.
Il Presidente dell'UNICEF Italia, Vincenzo Spadafora, intervistato da Gerardo Greco e Georgia Luzi per "Rai Uno Mattina"
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