domenica 1 maggio 2011

Il nostro grazie a Giovanni Paolo II per... il "mea culpa" della Chiesa nel Giubileo del 2000

Non ha precedenti l'invito che Giovanni Paolo II ha rivolto alla Chiesa a riconoscere le colpe del passato, come pure l'esempio da lui stesso dato in vista di una "purificazione della memoria", che le consenta di rinnovarsi in maniera più credibile nel presente: non stupisce perciò che essi abbiano suscitato reazioni contrastanti anche all'interno della comunità ecclesiale. La ragione ultima dell'invito del Papa alla "purificazione della memoria" va riconosciuta nella sua incondizionata fiducia nella forza della Verità, che sola rende liberi: perciò egli insiste nel dire che per la Chiesa la "domanda di perdono non deve essere intesa come ostentazione di finta umiltà, né come rinnegamento della sua storia bimillenaria certamente ricca di meriti nei campi della carità, della cultura e della santità. Essa risponde invece a un'irrinunciabile esigenza di verità, che accanto agli aspetti positivi, riconosce i limiti e le debolezze umane delle varie generazioni dei discepoli di Cristo".
Leggi tutto:  Il "mea culpa" come desiderio di verità di Bruno Forte

Leggi tutta la documentazione relativa alla Giornata del Perdono (12 marzo 2000)