giovedì 5 maggio 2011

"Dipendenze e consumi" convegno promosso dal Gruppo Abele a Torino

Oltre 400 partecipanti e 30 relatori per il convegno "Dipendenze e consumi", che si è concluso a Torino con una serie di proposte per rilanciare politiche non repressive, ma educative sul tema della droga.

Eros, 19 anni morto a Roma. Concetta 26 anni, morta a Torino, Piero 22 anni, morto a Milano. Sono i nomi dei primi morti di droga in Italia. A ricordare queste e altre vite spezzate dalla tossicodipendenza è stato don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele, in apertura del convegno nazionale "Dipendenze e consumi" che si sta svolgendo a Torino, a 35 anni dall'approvazione delle legge 685 sulla droga.

La droga è sempre una privazione della propria libertà, una schiavitù alimentata dalla società dei consumi che crea nuovi bisogni. La riflessione del filosofo Salvatore Natoli.

«Dobbiamo tornare a farci sentire». Questo l'appello di Luigi Ciotti agli oltre 400 operatori sociali presenti al convegno nazionale sulle dipendenze che si è concluso oggi alla Fabbrica delle "e", la sede del Gruppo Abele a Torino. «Dobbiamo farci sentire e farci capire anche fuori dai nostri contesti, usare linguaggi accessibili ai "non addetti ai lavori", come non sempre siamo stati capaci di fare in passato».
 
A 36 anni dalla protesta che portò alla legge 685, che non trattò più il tossicodipendente da criminale ma da persona bisognosa d'aiuto, il Gruppo Abele fa il punto della situazione.

Il commento del vicepresidente Grosso: “Non è stato risolto il ginepraio di contraddizioni sulla normativa e non si è completata la trasformazione dei progetti sperimentali in servizi strutturali e permanenti”

Consulta l'interessante rassegna stampa proposta dal Gruppo Abele