sabato 15 gennaio 2011

Morire di carcere

Un altro detenuto si è ucciso nel carcere di Perugia. E sono 6 dall’inizio dell’anno, il terzo nel solo carcere umbro.
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Michele Massaro, si chiamava così il detenuto di 23 anni morto mercoledì scorso nel carcere Capanne del capoluogo umbro. Ha infilando la testa in un sacchetto di plastica dove aveva svuotato immesso il gas di una bomboletta da campeggio. E' la sesta persona che muore in carcere dall'inizio dell'anno
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La morte in carcere è sempre una morte che fa più rumore di altre morti e il suicidio di un essere umano rinchiuso in carcere è il fallimento della collettività. Naturalmente il carcere è una componente limite della società, è quella componente che per certi versi è facile e comodo dimenticare, ma ripeto è quella frontiera dove la società isola i suoi rifiuti, i suoi fallimenti.
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“Se l’Amministrazione Penitenziaria prendesse piccoli accorgimenti i suicidi potrebbero ridursi dell'80%” - lo sostiene Leo Beneduci, segretario dell’Osapp, uno dei massimi sindacati di categoria della Polizia Penitenziaria a due giorni dall’ultimo suicidio, avuto luogo a Perugia, di un detenuto italiano di 23 anni, morto dopo avere inalato del gas da una bomboletta che aveva per cucinare.

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