lunedì 10 gennaio 2011

Haiti un anno dopo, dall'emergenza alla ricostruzione

«Ad un anno dal devastante terremoto del 12 gennaio, i 4 milioni di bambini di Haiti continuano a subire le conseguenze di una ineguale disponibilità di accesso all'acqua e alle latrine, ai servizi sanitari e scolatici, alla protezione dalle malattie, dallo sfruttamento e dalla scarsa igiene.
Oggi, più di 1 milione di persone – di cui 380 mila bambini - vivono ancora in campi affollati.
Gli aiuti e gli sforzi di ricostruzione degli haitiani e della comunità internazionale sono stati straordinari. Ma il processo di recupero è solo all'inizio».
E' quanto ha dichiarato il Presidente dell'Unicef Italia Vincenzo Spadafora in occasione del lancio del rapporto "Bambini di Haiti: un anno dopo - La lunga trada dall'emergenza alla ricostruzione" lanciato oggi dall'UNICEF.
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I bambini haitiani sono oggetto di traffici con l'estero, probabilmente destinati alle adozioni illegali. La denuncia è dell'Unicef Italia che, alla vigilia del primo anniversario del sisma, fa il punto sulla drammatica condizione dell'infanzia nel paese in un contesto generale in cui "é ancora pienissima emergenza. Nessuna ricostruzione è partita e si è molto in ritardo".
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