lunedì 6 dicembre 2010

L’ATTESO NON RICONOSCIUTO di Carlo Molari

Può sembrare sorprendente il fatto che Gesù non sia stato accolto da coloro che per lungo tempo avevano atteso un Messia. Ma in realtà non lo è. Corrisponde ad una logica storica che ha applicazioni molto frequenti. Era successo tante volte nei secoli precedenti che la Parola di Dio (il Verbo eterno, il Logos divino) espressa in eventi o tradotta in parole umane dai profeti, non fosse stata ascoltata e che gli uomini avessero preferito ascoltare favole compiacenti e inseguire miti affascinanti. A queste diverse esperienze si era riferito l’evangelista Giovanni quando nel prologo aveva scritto : “Venne fra i suoi e i suoi non l’hanno accolto” (Gv. 1, 11). Ma egli aveva anche affermato che là, dove era stata accolta e interiorizzata, la Parola aveva suscitato Figli di Dio: “i quali non da sangue né da volere di carne, ma da Dio sono stati generati” (Gv 1, 12). Questa d’altra parte è una legge costante della storia salvifica: in alcuni luoghi la Parola resta sterile, in altri fa crescere figli di Dio. Tutto dipende dall’accoglienza degli uomini. ...

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