venerdì 26 novembre 2010

LA PROTESTA STUDENTESCA


Nel caso in cui la riforma risulterà stravolta «sarò costretta a ritirarla», è stato l'avvertimento di Mariastella Gelmini dopo il nuovo ko a Montecitorio. In mattinata, intervenendo a Mattino Cinque, il ministro dell'Istruzione aveva ribadito che le risorse per l'università sono state trovate e sono del tutto sufficienti. «Senza la riforma le università vanno verso la bancarotta e saranno "commissariate" dalle banche», aveva detto. «Nella legge di stabilità è stato stanziato un miliardo di euro, una cifra sufficiente per far fronte non solo alle spese di funzionamento dell'università, ma anche al diritto allo studio». Per quanto riguarda la protesta, Gelmini ritiene che «l'elemento più anomalo è la saldatura tra baroni e una parte degli studenti».

Dilaga la protesta studentesca contro i tagli previsti dalla riforma Gelmini. Oltre alle occupazioni di Colosseo, Torre di Pisa, Mole Antonelliana, Abbazia del Santo a Padova, gli studenti napoletani hanno buttato all'aria l'immondizia accumulata da giorni in strada. Martedì il voto finale al decreto, che oggi ha subito un altro stop in Aula.
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