- duro editoriale del segretario generale della Cei: «Smania di evasione e piacere: convivenza irrespirabile»
Quale significato ha l’odierna festa mariana, posta quasi come spartiacque nel cuore dell’estate? Che cosa significa celebrare l’Assunta per noi ferragostani, gelosi difensori di un senso tanto acuto quanto ambiguo della nostra personale singolarità?
... Proprio Maria, associata in modo unico e singolare alla vittoria del suo Figlio sul male e sulla morte, è la prima cellula di una nuova umanità. Infatti, non ci indica solo la meta del nostro andare, ma anche la via da seguire per raggiungerla.
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La grande Festa dell’Assunta, carissimi, è per tutti noi un invito forte a guardare in alto, a guardare in cielo, là dove sta la vergine Maria nella gioia più piena e nella gloria più splendida. Uno sguardo di contemplazione ammirata e di affetto devoto e filiale.
... Guardare in alto! È possibile, è bello, è doveroso. Ma è necessario il coraggio, tanto coraggio!Sì, perché il rischio che tutti corriamo è di guardare in basso, solo in basso, imprigionati e rovinati come siamo dal nostro “io”: un “io” spesso pesantemente segnato dall’individualismo e dall’egoismo, un “io” che ripiegandosi su se stesso tende ad assolutizzarsi, a configurarsi come un “idolo” da adorare e per il quale si è disposti a sacrificare tutto.
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