Neanche a pane e acqua, bensì fuori da scuola per due ore. Dove non si sa, non è questione che interessa l’amministrazione leghista di Adro. Siamo in Franciacorta, provincia di Brescia, e la guerra contro i bambini figli di famiglie che non pagano la mensa scolastica vede di nuovo protagonista un sindaco del Carroccio...
Contro la decisione dell’amministrazione comunale di Adro si sono mossi la Caritas e lo Spi Cgil, che per stamattina annunciano un’iniziativa di protesta: volontari porteranno nella scuola di via Lazzaretto cibo, frutta e acqua per i bambini esclusi dalla mensa. Ma da quanto è trapelato, il sindaco non ha intenzione di permettere l’ingresso nelle aule scolastiche dell’associazione cattolica e del sindacato dei pensionati.
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In una lettera inviata al sindaco Oscar Lancini e al dirigente scolastico, la mamma di una bambina che frequenta la scuola elementare esprime lo sdegno e la frustrazione di tutte le famiglie accusate di morosità. «La mia colpa? - scrive Ilaria Poli -, aver pagato le rette di febbraio e marzo con un leggero ritardo. Quand'anche il Comune fosse sull'orlo della bancarotta mi sarei aspettata più attenzione, prudenza e rispetto prima di umiliare una bambina di 10 anni davanti ai suoi insegnanti e ai suoi compagni. Siccome sono una madre di famiglia che lavora, separata con tre figli, forse potrebbe ancora accadere in futuro che saldi la tariffa oltre la scadenza fissata per mancanza di tempo. In tal caso vorrei essere avvertita per posta della minacciata espulsione di mia figlia dalla mensa scolastica. Naturalmente - conclude con amara ironia Ilaria Poli -, sono disponibile a rifondere il Comune del costo del francobollo»...
In una lettera inviata al sindaco Oscar Lancini e al dirigente scolastico, la mamma di una bambina che frequenta la scuola elementare esprime lo sdegno e la frustrazione di tutte le famiglie accusate di morosità. «La mia colpa? - scrive Ilaria Poli -, aver pagato le rette di febbraio e marzo con un leggero ritardo. Quand'anche il Comune fosse sull'orlo della bancarotta mi sarei aspettata più attenzione, prudenza e rispetto prima di umiliare una bambina di 10 anni davanti ai suoi insegnanti e ai suoi compagni. Siccome sono una madre di famiglia che lavora, separata con tre figli, forse potrebbe ancora accadere in futuro che saldi la tariffa oltre la scadenza fissata per mancanza di tempo. In tal caso vorrei essere avvertita per posta della minacciata espulsione di mia figlia dalla mensa scolastica. Naturalmente - conclude con amara ironia Ilaria Poli -, sono disponibile a rifondere il Comune del costo del francobollo»...
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