venerdì 12 marzo 2010

"Una nuova cultura del lavoro per contrastare la crisi economica" di Francesco Miccichè


"Carissimi, viviamo in tempi difficili per la crisi di valori che investe ogni campo della vita umana e per la vistosa e perdurante crisi economica che sta attraversando e destabilizzando la società. La caduta delle ideologie e l’affermarsi di un relativismo etico diffuso ha portato larghe fasce del nostro popolo ad allontanarsi dal modo di pensare e di vivere ispirato alla fede e si è arenato in un pragmatismo sterile, senz’anima, che avvilisce la persona, la rende schiava di bisogni fasulli in un orizzonte squallido di felicità a basso costo dove non alligna la speranza, né trova spazio l’amore vero. La vita personale fluttua in un mare in tempesta dove, senza punti di riferimento certi, si vive in balia delle onde, soli con i problemi di un mondo ostile dove conta solo ciò cha appare, dove la compassione viene considerata un retaggio dei deboli e dove ha più chance di vincere il più forte, chi ha più potere politico, economico, culturale. La società sembra esaltare l’altro come valore ma in realtà una comunicazione drogata martella tutti con le risse, le contrapposizioni, i luoghi comuni che diventano verità, proponendo un modello di relazioni umane e sociali in cui l’altro è un nemico sempre e comunque da abbattere. Sul piano dell’equilibrio dei poteri dello Stato c’è grande confusione e i toni della polemica raggiungono talvolta livelli insopportabili. ...." (Francesco Miccichè)

Questo l'incipit della lettera aperta del vescovo di Trapani Francesco Miccichè su lavoro, sviluppo, legalità

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Una nuova cultura del lavoro per contrastare la crisi economica Il lavoro, lo sviluppo, la responsabilità, la legalità