giovedì 30 giugno 2011

Minori: petizione all’UE contro la tratta, in Italia istituito il Garante nazionale

Una petizione con 2,3 milioni di firme, raccolte in tutta Europa, è stata presentata ieri dall'associazione Ecpat e The Body Shop al commissario europeo Cecilia Malmström. La petizione chiede alla Commissione europea di esercitare pressioni sugli Stati membri al fine di accelerare il recepimento della direttiva europea sulla prevenzione e la lotta alla tratta degli esseri umani, la protezione delle vittime attraverso le legislazioni nazionali per prevenire il traffico di bambini, perseguire i criminali e fornire servizi di supporto adeguati alle persone coinvolte.



Raimon Panikkar - maestro di vita - costruttore di ponti tra Oriente e Occidente - la via della mistica

Un maestro di vita
Un costruttore di ponti tra Oriente e Occidente

Perché Raimon Panikkar è quell’uomo straordinario che è? E perché provo quella particolare “emozione” quando sono con lui? Un’emozione più profonda e forte di quella provata accanto ai pure eccezionali maestri della mia vita, come Ernesto Balducci, Maria Vingiani, Benedetto Calati, Tonino Bello, Carlo Maria Martini, Arturo Paoli, Helder Camara, Alex Zanotelli...
In Raimon Panikkar non si dà mai un sapere separato dalla vita, ma in lui conoscenza e amore si abbracciano armoniosamente in profondità, in modo tale da attingere la capacità di illuminare un poco il Mistero. E l’effetto è assolutamente dirompente. Perché in antitesi e controtendenza con tutto l’andamento della storia e della cultura contemporanea...
Leggi tutto: In cammino verso la speranza.

Per approfondire:

PANIKKAR, con il linguaggio dell'anima, espone il "suo" pensiero fluido e gratificante; snoda gli schemi e le artificiosità intellettuali che atrofizzano le realta' spirituali. Si allontana dalle divergenze e trabocca nella consapevolezza dell'universalità della divinità, comune e manifesta in tutto cio che è, enfatizzando l'unicità di ogni individuo. Definisce la via della mistica, come processo di liberazione e scoperta della consapevolezza del se, di relazione e condivisione.

VIDEOINTERVISTA DI RENZO SALVI
PANIKKAR E LA VIA DELLA MISTICA (1/6) 


Vedi anche il nostro precedente post:

mercoledì 29 giugno 2011

“Benedetto colui che viene nel nome del Signore” - Il card. Angelo Scola nuovo arcivescovo a Milano

Annuncio alla Diocesi di Milano del nuovo Arcivescovo
“Benedetto colui che viene nel nome del Signore”

Leggi tutto:
 La nomina annunciata ufficialmente dopo settimane di ispezioni, rappresenta una prova ulteriore del fatto che Benedetto XVI è un papa che governa. Un Papa che consulta tutti, ma alla fine, sceglie in piena autonomia, senza farsi influenzare. Lo ha dimostrato meno di un anno fa con la nomina del nuovo arcivescovo di Torino, lo dimostra ora con la decisione per Milano.
Leggi tutto: La scelta di un Papa che governa

Vedi il video del TG3: La nomina del Card. Angelo Scola a Milano                                              

... La forza di un arcivescovo non si misura dalla quantità di lobbies che stanno dalla sua parte, ecclesiastiche o laiche. Ma dalla sua capacità di raccontare il Vangelo. Vale a Milano, vale a Venezia e vale dappertutto. E’ valso per Tettamanzi e gli altri prima di lui e varrà anche per Scola e per tutti quelli che verranno dopo di lui...
Leggi tutto: Angelo Scola arcivescovo a Milano


Ecco le reazioni di diversi esponenti politici alla nomina di Angelo Scola come nuovo arcivescovo di Milano
Leggi tutto: Il patriarca Scola a Milano, le reazioni dei politici 

GIULIANO PISAPIA - Il sindaco di Milano ha espresso a sua Eminenza, cardinale Angelo Scola il più sincero sentimento di benvenuto nella nostra città, convinto che saprà proseguire nella missione pastorale che ha contraddistinto la chiesa ambrosiana negli ultimi decenni. "Allo stesso tempo intendo rinnovare l'apprezzamento e la stima mia personale e dell'intera nostra comunità nei confronti del cardinale Dionigi Tettamanzi. A lui va la gratitudine di Milano per essere un punto di riferimento illuminante per tutti i cittadini e per aver diffuso con grande lungimiranza i valori dell'accoglienza, della solidarietà e del dialogo".

LETIZIA MORATTI - L'ex sindaco di Milano ha detto: "Milano ha molte ragioni per accogliere con gioia la nomina del Cardinale Angelo Scola a Arcivescovo della più grande diocesi del Mondo''. ''Il cardinale Scola, biblista e teologo -ha aggiunto -, porta a Milano la grande esperienza educativa e formativa dello Studium Generale Marcianum che, per sua iniziativa, ha raccolto in questi anni a Venezia scuole di ogni ordine e grado, in una ha concluso Letizia Moratti - accolgono il Cardinale Scola con l' augurio che possa realizzarsi il desiderio espresso qualche tempo fa da Papa per l'apertura di un 'Cortile dei Gentili', un luogo, come disse Benedetto XVI, in cui gli uomini 'possano in qualche modo agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato accesso al suo Mistero'.

Coda di paglia di una politica malata - "Primopiano" del n. 27 di Famiglia Cristiana

"Primopiano" del n. 27 di Famiglia Cristiana.
I gravi problemi dell’Italia e la debolezza della classe dirigente.

C’è qualcosa che indigna e inquieta in questa nostra Italia, dove la furbizia (cioè il modo di aggirare le leggi) è ormai virtù nazionale. La “banda” di faccendieri già condannati, magistrati, affaristi di varia risma, dirigenti pubblici, uomini politici – così come leggiamo nelle tante pagine di intercettazioni – spaventa chi vive con onestà del proprio lavoro, paga le tasse fino all’ultimo centesimo, fatica ogni giorno tra bollette, figli, traffico, rifiuti.

Leggi tutto: Coda di paglia di una politica malata


martedì 28 giugno 2011

Decalogo del buon politico di Don Luigi Sturzo

“C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia. È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”.
Decalogo del buon politico:
1. È prima regola dell'attività politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso.
2. Se ami troppo il denaro, non fare attività politica.
3. Rifiuta ogni proposta che tenda all'inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico.
4. Non ti circondare di adulatori. L'adulazione fa male all'anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà.
5. Non pensare di essere l'uomo indispensabile, perché da quel momento farai molti errori.
6. È più facile dal No arrivare al Si che dal Sì retrocedere al No. Spesso il No è più utile del Sì.
7. La pazienza dell'uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai.
8. Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici, mai dei favoriti.
9. Non disdegnare il parere delle donne che si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini.
10. Fare ogni sera l'esame di coscienza è buona abitudine anche per l'uomo politico.

Don Luigi Sturzo

* Questo brano è tratto da un articolo di Luigi Sturzo pubblicato sul quotidiano “POPOLO E LIBERTA’” il NOVEMBRE 1948



AMARE GLI ALTRI. DONARSI di Alberto Maggi


AMARE GLI ALTRI. DONARSI di Alberto Maggi
articolo pubblicato su Nigrizia n.6 - giugno 2011

Con Gesù, “Dio con noi” (Mt 1,23), cambia il cammino degli uomini. Prima del Cristo, l’umanità era rivolta al Signore in un’incessante ricerca di comunione con un Dio che la religione presentava sempre più lontano, una divinità esigente, che trovava difetti persino nei santi e negli angeli da lui stesso creati (“Ecco, dei suoi servi egli non si fida e nei suoi angeli trova difetti”, Gb 4,18).
Protesi verso il loro Dio, tutto quel che gli uomini facevano era per il Signore, dal servizio alla preghiera, all’amore per l’altro. E le persone più religiose erano spesso talmente assorbite dal loro Dio da non accorgersi dei bisogni del prossimo.
Con Gesù tutto cambia.
La ricerca di Dio con lui è terminata: il Signore non è più da cercare, ma da accogliere e, con lui e come lui, andare verso gli uomini...
Leggi tutto: Amare gli altri. Donarsi (pdf)
oppure Ascolta

lunedì 27 giugno 2011

Il cardinale Angelo Scola successore di Dionigi Tettamanzi a Milano

Il Papa ha scelto il cardinale Angelo Scola come successore di Dionigi Tettamanzi sulla cattedra di sant’Ambrogio. L’annuncio è previsto a mezzogiorno di domani, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo, e sarà dato contemporaneamente dal bollettino della Sala Stampa vaticana e dalle curie di Milano e di Venezia: il cardinale Tettamanzi diventerà amministratore apostolico della diocesi ambrosiana fino al momento dell’ingresso del suo successore, che avverrà con molta probabilità nella seconda metà di settembre.
Leggi tutto: Scola a Milano, domani l'annuncio

La vita di Angelo Scola, tra filosofia e teologia



"Non c'è futuro senza solidarietà"

Buone pratiche, gratuità, relazioni, bene pubblico, economia sociale, creatività, dono, responsabilità questi i tag di “Non c’è futuro senza solidarietà”, il raduno nazionale del volontariato e del terzo settore italiano che si è svolto a Torino, in piazza San Carlo, il 25 giugno e che ha visto coinvolte, tra festa in piazza ed eventi collaterali, oltre tremila persone.

E' quanto di meglio i primi 150 anni dell'unità nazionale lasciano in eredità all'Italia del futuro. Vincendo il suo naturale riserbo, la solidarietà s'è data appuntamento nel cuore di Torino. Sabato 25 giugno, piazza San Carlo s'è colorata di giallo, rosso, arancione, verde, blu: i colori delle pettorine o delle magliette di centinaia di volontari, impegnati a favore del prossimo, specialmente quando soffre, è in pericolo, è povero, solo o emarginato. "Non c'è futuro senza solidarietà": questo il titolo dell'evento organizzato dal “Comitato 2011, Unità dell’Italia solidale” creato dal variegato mondo del non profit italiano. 
... Mai come in questo caso si può dire si trattasse di un campione rappresentativo della società: c’erano tutti, uomini e donne, anziani e ragazzi, pensionati e lavoratori e anche giovani disabili che riescono a trovare soldi e tempo per prendersi cura di chi sta peggio. Segno che il volontariato è davvero un avvenimento trasversale e che non conosce barriere...

Tutto il mondo del volontariato e del non profit italiano si è riunito a Torino, in piazza san Carlo, il 25 giugno 2011 per festeggiare insieme l'Anno europeo del volontariato e i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma anche per lanciare forte un messaggio: «Non c'è futuro senza solidarietà».
Interviste a Fausto Casini, presidente nazionale Anpas, Luca Ortu, volontario Croce Bianca Fossano, Gianfranco Cattai, coordinatore Comitato 2011 Unità dell'Italia Solidale.
Video: Rai 3 TGR Piemonte 25/06/11


L'Italia e i giovani

Italiani popolo di migranti, non meno di un secolo fa. Non avranno la valigia di cartone, né tanto meno viaggeranno stipati su treni stracolmi o carrette del mare transoceaniche, ma il sogno di avere una vita migliore all’estero c’è eccome. Sono 4 milioni e 100mila speranze diverse, concentrate soprattutto in Europa e America (6mila sono missionari ed operatori di Ong), 90mila in più dello scorso anno. Ma il volto dell’emigrato italiano è ben diverso da quello d’inizio Novecento; non più povero ed analfabeta con la voglia di trovare una qualsiasi occupazione, ma super-preparato e giovanissimo. Ecco così che emerge la figura del laureato in cerca di lavoro all’estero o quella, meno scontata, di adolescenti che vanno fuori a studiare verso la Spagna, ritenuta più "positiva", e le economie emergenti dell’Asia.

Gli slogan "fanno titolo", ed eccolo bello e pronto: "L’Italia non è un Paese per giovani". Ma la materia è troppo delicata per essere ridotta a slogan, si rischia di penalizzare la complessità di fenomeni sociali sui quali è invece doveroso interrogarsi. Per una curiosa coincidenza ben tre organismi di provata credibilità hanno nella mattinata di ieri "detto la loro" sulla questione giovanile in Italia. E il quadro che ne emerge presenta diverse sfaccettature, ma soprattutto molti interrogativi. Leggi tutto: Risorsa e non problema: uno sguardo nuovo sui giovani

Per saperne di più:
Fondazione Migrantes: Rapporto Italiani nel Mondo 2011  
"Save the children": comunicato stampa



domenica 26 giugno 2011

Ricchezza e povertà in Italia

Si tratta di una ricchezza surgelata. Tutta condensata nelle mani di poche persone...
Leggi tutto: Straricchi

Il rapporto di Bankitalia: gli italiani sono fra i più ricchi al mondo (il 60% sta economicamente meglio del 90% del resto del mondo), ma il "benessere" è concentrato in poche mani e la povertà è in aumento
Vediamo prima di tutto cosa significa essere poveri: essere poveri non identifica una condizione economica ben precisa ma bensì due, nelle società opulente c’è la povertà relativa mentre, in quella sottosviluppate, c’è la povertà assoluta. I poveri relativi sono coloro che hanno un reddito che è la metà della media di quel Paese, mentre i poveri assoluti sono invece quelle persone che non possono comprarsi a sufficienza i beni primari (coloro che vivono con meno di un dollaro al giorno o poco più).Leggi tutto: Povertà, Ricchezza e Felicità  

... La povertà nasce con la ricchezza. Quando una fetta consistente della popolazione la raggiunge...
Leggi tutto: Gli italiani e la povertà nata dalla ricchezza

Ricchezza e povertà sono concetti che hanno subito una profonda trasformazione, soprattutto nell’ultimo decennio, a seguito dei forti cambiamenti subiti dalla nostra società. Oggi, essa risulta industrializzata, economicamente avanzata e civilmente evoluta.

Vite precarie: da una parte una crescente presenza di povertà e all'estremo opposto il lusso più sfrenato. Si troverà mai un equilibrio tra ricchezza e povertà?
Guarda l'interessante video RAITV: L'ultima parola 22/04/11

... Siamo un paese che si sta impoverendo, eppure non guardiamo in faccia la realtà. E la grande questione, nel dibattito pubblico, continua a essere non, come dovrebbe, la difesa dei poveri, ma la difesa dai poveri...
Leggi tutto:  Povera Italia povera




CORPUS DOMINI

Cari fratelli e sorelle!
La festa del Corpus Domini è inseparabile dal Giovedì Santo, dalla Messa in Caena Domini, nella quale si celebra solennemente l’istituzione dell’Eucaristia. Mentre nella sera del Giovedì Santo si rivive il mistero di Cristo che si offre a noi nel pane spezzato e nel vino versato, oggi, nella ricorrenza del Corpus Domini, questo stesso mistero viene proposto all’adorazione e alla meditazione del Popolo di Dio, e il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie delle città e dei villaggi, per manifestare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli. Quello che Gesù ci ha donato nell’intimità del Cenacolo, oggi lo manifestiamo apertamente, perché l’amore di Cristo non è riservato ad alcuni, ma è destinato a tutti.

Leggi: Descrizione dell'icona dell'ultima cena (pdf)

... L’Eucaristia è il sacramento della carità, dell’agape, in cui il dono di Dio agli uomini è la piena narrazione del suo amore per loro e la fonte del loro amarsi come Cristo li ha amati. La comunità che nasce dall’Eucaristia è costituita dall’insieme dei “donanti”, dei “capaci di dono” perché essi stessi “destinatari di dono”, in un circuito di donazione che ha la sua origine nell’alto, da Dio; è formata da “coloro che amano” (“Amatevi gli uni gli altri”: Gv 13,34) in quanto essi stessi “amati” (“come io ho amato voi”: Gv 13,34).

Viene proposto un video fantastico, girato in Time Lapse, durante la realizzazione del tradizionale "Tappeto Artistico" del Corpus Domini, presso la Chiesa di San Michele a Calatafimi Segesta, che quest'anno è esposto dal 20 giugno al 31 luglio 2011. Si tratta di un vero e proprio "Mandala" cattolico, ossia un disegno in sabbia, polveri colorate e altri materiali che vengono stesi su un tracciato disegnato, producendo un tappeto coloratissimo, ma effimero, destinato a svanire nonostante le ore e ore di lavoro necessario ad eseguirlo. Si tratta, come nel caso delle infiorate, di un tributo artistico al Signore, un vero e proprio sacrificio di tempo e pazienza, per rendere più bella la festa della Presenza reale di Cristo. (Testo preso da: Cantuale Antonianum)



sabato 25 giugno 2011

Può esistere una guerra giusta? - Silvano Fausti

Può esistere una guerra giusta? 
Silvano Fausti (Gesuita, biblista e scrittore) nella rubrica "L'ultima Parola" del Mensile "Popoli" del mese di Giugno risponde alla seguente domanda di Mauro De Vecchi:
In questi anni si sono moltiplicate le cosiddette «missioni internazionali di pace» in cui eserciti occidentali vengono inviati a sostenere processi di pace in Paesi del Sud del mondo sconvolti da conflitti. Alla luce del Vangelo e della dottrina della Chiesa, quando si può ritenere lecito un intervento di questo tipo? Ha ancora senso parlare di «guerra giusta»?
Leggi tutto:  "L'ultima Parola" - Popoli giugno 2011
Può esistere una guerra giusta?



venerdì 24 giugno 2011

Italiani imprigionati nel presente

Una ricerca del Censis ritrae il Bel Paese come prigioniero dell'oggi, poco propenso a guardare al domani.
Indro Montanelli lo diceva spesso: «Siamo un Paese di contemporanei, senza antenati né posteri». E chiosava amaro: «Ma un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani». Come sovente gli accadeva anche in questo aveva visto lontano. Manca poco al decimo anniversario della sua scomparsa e una ricerca del Censis, fresca di pubblicazione, sembra fatta apposta per dargli ragione.Leggi tutto: L'Italia inchiodata al presente

Gli italiani sembrano sempre più imprigionati nel presente. Con uno scarso senso della storia e senza visione del futuro. Al desiderio si è sostituita la voglia, alle passioni le emozioni, al progetto l’annuncio. In un mondo dominato dalle emozioni, conta solo quello che si prova nel presente, non la tensione che porta a guardare lontano.

Per il 54,7% degli italiani siamo un Paese in cui conta l’interesse individuale


Se non ora quando un paese per donne - Siena 9/10 luglio

Il 13 febbraio abbiamo riempito le piazze per difendere la nostra dignità di donne e riscattare l’immagine del Paese.
La mobilitazione ha contribuito a portare tante donne al governo delle città e a risvegliare uno straordinario spirito civico.
Ma sono solo primi segnali.
La fotografia dell’ultimo rapporto ISTAT ci conferma che l’immagine deformata delle donne, così presente nei media e nella pubblicità, è solo l’altra faccia della diffusa resistenza a fare spazio alla libertà femminile...
La presentazione del programma definitivo avverrà in occasione dell’incontro con la stampa, il 27 giugno ore 12.00 presso la Federazione Nazionale della Stampa a Roma, Corso Vittorio Emanuele II n. 349


giovedì 23 giugno 2011

Medjugorje, 30 anni dopo la prima apparizione

... Di fatto oggi Medjugorje, benché non possa essere definito ufficialmente un santuario «mariano», è uno dei luoghi-simbolo della venerazione alla Madonna come Lourdes e Fatima. Sono migliaia i casi di guarigioni inspiegabili e di conversioni repentine. E le folle che giungono qui sono davvero impressionanti. Si parla di 30 milioni di pellegrini in questi trent’anni...

Un fenomeno «ecclesiale» davanti al quale «sia i teologi che i fedeli sono chiamati a non rimanere passivi» perché la decisione finale sull’autenticità delle presunte apparizioni sia il frutto di un «discernimento condiviso da tutti». Per padre Stefano De Fiores, mariologo della Pontificia facoltà teologica Marianum, ciò che da 30 anni accade a Medjugorje ha assunto un’importanza tale da non poter lasciare indifferenti. Testimonianza ne è il fatto che il Papa ha voluto «avocare a sé, con l’aiuto di una Commissione internazionale, la decisione ufficiale sulla veridicità delle "visioni" e dei messaggi».

... Ero tra i primi a giungere in quel luogo aspro e remoto, dal nome significativo: Medjugorje, in mezzo ai monti. Dal passaparola più che dai media, che davano solo poche e imprecise notizie, avevo saputo che un gruppo di giovanissimi affermava di «vedere la Gospa», la Signora, la Madonna...
Trent'anni sono passati da quel giugno 1981 in cui tutto ebbe inizio...

30 anni fa iniziano le controverse apparizioni a Medjugorje, villaggio della Bosnia Erzegovina. Da allora milioni di pellegrini si sono recati in questo piccolo paese dell'ex Jugoslavia. Mentre sono in molti a parlare di miracoli e conversioni gli scienziati e la chiesa si dividono tra favorevoli e contrari. Questa puntata su RAINEWS24 riscostruisce le vicende e le storie su Medjugorje.
Guarda il video: I misteri di Medjugorje.

Sabato 25 Giugno Medjugorje celebrerà il 30° Anniversario delle apparizioni della Madonna. La vigilia, Venerdì 24 Giugno, alle ore 6:00 del mattino inizierà la tradizionale Marcia della pace internazionale...

Per saperne di più:
Il dossier scientifico su Medjugorje

Video RAIDUE La storia siamo noi - I segreti di Medjugorje



Aung San Suu Kyi chiede “pace”

Per Aung San Suu Kyi la pace è il valore più importante per lo sviluppo del Myanmar e invita alla “cooperazione” per raggiungere l’obiettivo. Ma nel Paese si ripetono i casi di violenze, soprattutto nel nord, dove è riesploso il conflitto fra l’esercito governativo birmano e le milizie ribelli Kachin. Attivisti per i diritti umani denunciano casi di stupro e omicidio – avvenuti nelle scorse settimane – per mano di un gruppo di soldati contro donne appartenenti alla minoranza etnica.

Vedi il nostro post del 16-11-10: Aung San Suu Kyi libera

Il Vangelo che abbiamo ricevuto - Uno spazio libero di comunione, confronto e ricerca sinodale - «Ma voi non così» - ROMA - 17-18 Settembre 2011 - lettera invito - programma

Il Vangelo che abbiamo ricevuto
Uno spazio libero di comunione, confronto e ricerca sinodale
«Ma voi non così» (Luca 22, 25)
4° incontro nazionale
ROMA - 17-18 Settembre 2011 - Domus Pacis - Via di Torre Rossa, 94

 Alle amiche e agli amici interessati a continuare l’esperienza di comunione e dialogo de “Il vangelo che abbiamo ricevuto”

Può forse sembrare “stravagante”, vagante fuori, fuori dalla realtà, che dei credenti, pur sentendosi inestricabilmente compagni di viaggio delle donne e degli uomini del nostro tempo, pur avendo amici tra non credenti o diversamente credenti - e dunque partecipi con loro delle fatiche e delle gioie, dei drammi e delle attese che segnano questa nostra stagione - diano come tema al loro convenire quello dell’eucaristia.
Qualcuno dall’esterno potrebbe giudicarlo un tema privato, che soffre una sorta di soffocamento nei confini della chiesa, un restringersi dentro celebrazioni di una liturgia che vede oggi un convenire di pochi. Non c’è altro, altro di più urgente, all’interno della chiesa e della società, su cui confrontarci? Non sono altri i nodi da esplorare, civili, politici, ecclesiali? Non corriamo forse il pericolo di essere fuori dalla storia?
La domanda ci inquieta. Se non altro perché svela drammaticamente, impietosamente, quale immagine di rito, al pronunciarsi della parola “eucaristia”, oggi si accenda in non poche donne e uomini del nostro tempo. Ci chiediamo che cosa ci ha portato a questa deriva che sembra suggerire l’immagine della privatezza, dell’esclusività, della non contiguità, della ininfluenza del rito sulla vita.
Leggi tutto: lettera invito

Testo della relazione di base, che sarà presentata in apertura dell’incontro
Leggi tutto: Ma voi non così (Luca 22,25)

Programma - Iscrizioni e prenotazioni


mercoledì 22 giugno 2011

MAFIA - Non archiviate il caso, da 7 anni aspetto la verità su mio figlio Attilio

Da sette anni un`attesa infinita per avere la risposta definitiva sulla morte di Attilio Manca. Un anno fa il GIP di Viterbo si è riservato di decidere sulla terza richiesta di archiviazione. La madre dell`urologo ucciso Angela Manca chiede un supplemento di indagini. Ci sono almento cinque domande a cui non è mai stata data risposta. E sono tutte legate alla latitanza di Bernardo Provenzano.
Leggi tutto: Lettera aperta della sig.ra Angela Manca

 Leggi anche:  La denuncia di intimidazioni subite dalla Famiglia Manca

Per saperne di più:
Presentazione del libro "L'enigma di Attilio Manca. Verità e giustizia nell'isola di Cosa Nostra" di Joan Queralt alla Biblioteca Comunale, Palazzo D'Amico a Milazzo (ME) sono intervenuti:
- Antonino Monteleone (moderatore della serata, giornalista, Exit la 7) Pasquale Campagna (fratello di Graziella Campagna) Angela e Gianluca Manca (familiari di Attilio) Olga Nassis (traduttrice del libro).
prima parte
(Angela Manca)
Guarda anche:
seconda parte (Angela Manca)
terza parte (Antonino Monteleone e Pasquale Campagna)
quarta parte  (Pasquale Campagna)
quinta parte (Olga Nassis)
sesta parte (Antonino Monteleone e Gianluca Manca)
settima parte (Gianluca Manca)

... Mi accostai al libro anche stimolata dalla curiosità di trovarmi di fronte ad un libro tra quelli messi, per così dire, all'Indice. Via via che andavo avanti con la traduzione mi resi conto di trovarmi di fronte a un testo letterario maturo e complesso che alterna al racconto di cronaca riflessioni letterarie e che ha l'obiettivo narrativo di fare chiarezza su fatti e circostanze.
Leggi tutto: Attilio Manca; un suicidio di mafia di Olga Nassis


Visita il sito ufficiale su Attilio Manca

No alla chiusura del caso di Attilio Manca

Cerchiamo la verità e la giustizia sulla morte di Attilio Manca


Pierluigi Di Piazza “Fuori dal Tempio”

A Zugliano, un paesino alla periferia sud di Udine, c’è un sacerdote che, a buon diritto, può essere considerato un esponente locale della Teologia della Liberazione.
Don Pierluigi Di Piazza è un friulano della Carnia. Gente schiva, montanari di poche parole, molto concreti. Da alcuni anni ha costruito, partendo da una mirabile iniziativa di “economia solidale e sociale”, un centro di accoglienza che ha voluto dedicare ad Ernesto Balducci, anch’egli testimone della liberazione evangelica. «Non è stata una dedica formale – afferma lo stesso don Pierluigi – ma l’assunzione dell’impegno di accoglierne il messaggio, le intuizioni, le prospettive».

Storia del Centro di accoglienza Balducci
(interviste ai volontari e a Don Di Piazza)

Seguo con attenzione le interviste con esponenti di punta o di frontiera del mondo cattolico pubblicate su “Vita Nuova”. Con particolare interesse ho letto l’intervista a don Pierluigi Di Piazza, la cui opera ho conosciuto direttamente già molti anni fa e che tuttora ammiro. Ma alcune sue affermazioni mi hanno lasciato perplesso sia per il loro contenuto sia per un atteggiamento di scontato e rassegnato dissenso con la Chiesa.
Leggi tutto: Lettera su don Pierluigi Di Piazza

Per saperne di più dell'ultimo libro di Pierluigi Di Piazza FUORI DAL TEMPIO - La Chiesa al servizio dell'umanità

In occasione dell’uscita del suo ultimo libro Fuori dal tempio (Laterza, 2011), abbiamo incontrato don Pierluigi Di Piazza, il sacerdote friulano fondatore e animatore dal 1992 del Centro di accoglienza e di cultura della solidarietà “Ernesto Balducci” di Zugliano (Ud).
Leggi tutto: Fuori dal tempio



martedì 21 giugno 2011

6ª Giornata per la Salvaguardia del creato - 1 settembre 2011 - "In una terra ospitale, educhiamo all'accoglienza"

Una “occasione di un’ulteriore immersione nella storia, per ritrovare le radici della solidarietà, partendo da Dio, che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, con il mandato di fare della terra un giardino accogliente, che rispecchi il cielo e prolunghi l’opera della creazione”: con queste parole la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, presentano congiuntamente il Messaggio per la 6ª Giornata per la salvaguardia del creato, che verrà celebrata il 1° settembre. I vescovi italiani propongono ai fedeli di riflettere sul tema “In una terra ospitale, educhiamo all’accoglienza”, unendo due concetti: la tutela dell’ambiente e la solidarietà umana.
Leggi tutto: La Cei: custodendo il Creato si impara l’accoglienza

Il tema della 6ª Giornata per la salvaguardia del creato è assai significativo nel contesto del dibattito ecclesiale e culturale odierno. Esso si articola in quattro punti, in continuità con l’argomento trattato l’anno passato, Custodire il creato, per coltivare la pace, nella linea degli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio corrente: «La comunità cristiana offre il suo contributo e sollecita quello di tutti perché la società diventi sempre più terreno favorevole all’educazione. Favorendo condizioni e stili di vita sani e rispettosi dei valori, è possibile promuovere lo sviluppo integrale della persona, educare all’accoglienza dell’altro e al discernimento della verità, alla solidarietà e al senso della festa, alla sobrietà e alla custodia del creato, alla mondialità e alla pace, alla legalità, alla responsabilità etica nell’economia e all’uso saggio delle tecnologie» (Educare alla vita buona del Vangelo, n. 50).
Nella pagina del sito della CEI si trovano anche:
  • Messaggio dei vescovi
  • Sussidio 6ª Giornata 2011
  • FOCUS per approfondimento
  • Cosa fare?
  • Per approfondire
  • In rete
  • Celebrazione della Parola
  • Manifesto Giornata Creato 2011.pdf 


"Orrore umano e vuoto politico" Comunicato di Pax Christi

Non ha senso logico e umano chiedere la fine della guerra in Libia (obiettivo certamente buono) per fare meglio la guerra contro persone in cerca di vita e di dignità. Pax Christi Italia interviene nuovamente nella tragedia della guerra in Libia con un forte comunicato: Orrore umano e vuoto politico. “In una terra ospitale educhiamo all’accoglienza”.
Per ricostruire la sua credibilità davanti al suo elettorato, molto confuso dopo le recenti sconfitte alle elezioni amministrative e ai quattro eferendum, la Lega Nord, assieme al governo di cui fa parte, rilancia la logica dell’esclusione e della discriminazione, ripristinando le misure che l’Europa aveva dichiarato inammissibili.
La cosa più grave è l’allungamento dei tempi di trattenimento nei CIE (Centri di Identificazione e di Espulsione). Come è possibile trattenere un anno e mezzo una persona solo perché straniera?
Viene distrutto ogni trattato internazionale. Sembra di essere tornati a prima del 1948. A prima della Dichiarazione Diritti umani e della Costituzione italiana...


lunedì 20 giugno 2011

L'OMELIA DI P. GREGORIO BATTAGLIA

Omelia di P. Gregorio Battaglia
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
Santissima Trinità anno A - 19.06.2011

Dopo la domenica di Pentecoste celebriamo la domenica della Santa Trinità, del Dio che abbiamo imparato a conoscere attraverso Gesù come un Dio uno, perchè uno solo è Dio e non ce ne sono altri.
Ma questo nostro Dio si è presentato a noi non nella sua solitudine, ma come comunione di persone.
Questa domenica ci aiuta a metterci in atteggiamento contemplativo...

ASCOLTA

Milano: Tettamanzi ha cercato il dialogo. Il suo successore che farà?

Gad Lerner intervista l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi
Tettamanzi: chi mi succederà colga la sfida dell´integrazione. Sobrietà e solidarietà sono parole che mi sono care. Sono parte della tradizione delle nostre terre e decisive per il futuro della città.

Paradossale - che poi diventi realtà è un’altra cosa - è la notizia uscita prepotentemente dopo la vittoria di Pisapia sull’eventuale nomina a cardinale di Milano di Angelo Scola

Sembra proprio che la partita dei futuri equilibri politico-ecclesiali si giochi in gran parte a Milano.



domenica 19 giugno 2011

Giornata Mondiale del Rifugiato

Cari Fratelli e Sorelle, la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato offre l’opportunità, per tutta la Chiesa, di riflettere su un tema legato al crescente fenomeno della migrazione, di pregare affinché i cuori si aprano all’accoglienza cristiana e di operare perché crescano nel mondo la giustizia e la carità, colonne per la costruzione di una pace autentica e duratura. “Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34) è l’invito che il Signore ci rivolge con forza e ci rinnova costantemente: se il Padre ci chiama ad essere figli amati nel suo Figlio prediletto, ci chiama anche a riconoscerci tutti come fratelli in Cristo.
Da questo legame profondo tra tutti gli esseri umani nasce il tema che ho scelto quest’anno per la nostra riflessione: “Una sola famiglia umana”, una sola famiglia di fratelli e sorelle in società che si fanno sempre più multietniche e interculturali, dove anche le persone di varie religioni sono spinte al dialogo, perché si possa trovare una serena e fruttuosa convivenza nel rispetto delle legittime differenze...
Leggi tutto: “Una sola famiglia umana” MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO (2011)

Quando toccò a lui compilare il documento di ingresso negli Stati Uniti, Albert Einstein rispose alla domanda: Razza, scrivendo: Umana. L'aneddoto famoso è ancora e ancora citato perché la terra non smette di essere attraversata da creature di razza umana cacciate dalle guerre, dai pregiudizi, dalla cattiveria e la stupidità dei loro simili e dalle catastrofi capricciose della natura.

Sessant’anni fa entrò in funzione l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). A pochi mesi di distanza, nel luglio del 1951, fu poi promulgata la Convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati. Da allora, in tutte le sue operazioni l’Agenzia ha aiutato milioni di persone sia durante le emergenze umanitarie che a ricostruirsi le proprie vite, assistendole nel ritorno a casa o attraverso il reinsediamento in nuovi paesi...

Quest'anno l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dedica la Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra ogni 20 giugno, al 60° anniversario della Convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 relativa allo Status dei Rifugiati. Si tratta del primo accordo internazionale che impegna gli stati firmatari a concedere protezione a chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinione politica.

L'Italia non è terra per profughi: mentre in tutto il mondo ci si appresta a celebrare - il 20 giugno - la Giornata mondiale del rifugiato, il governo italiano, con un decreto legge lampo, allunga a 18 mesi i tempi di detenzione nei Cie e stringe un accordo con l'opposizione libica al fine di rimpatriare i profughi di guerra.

L'European migration network (Emn) ha stilato un dizionario in trecento parole, tradotte nelle principali lingue dell'Unione europea, dal quale ha appunto escluso la parola "clandestino". E non è solo un problema formale...