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lunedì 11 giugno 2018

#AQUARIUS Lezioni di umanità dalla Spagna #RESTIAMOUMANI

#AQUARIUS - Lezioni di umanità dalla Spagna - #RESTIAMOUMANI



Si è sbloccata nel primo pomeriggio la vicenda della nave Aquarius della ong Sos Mediterranée con a bordo 629 migranti soccorsi in diverse operazioni al largo della Libia, alla quale il ministro dell'Interno Salvini da domenica non ha consentito di approdare nei porti italiani.

Madrid ha dato istruzioni perché la Spagna «rispetti gli impegni internazionali in materia di crisi umanitarie» e accolga a Valencia la nave. «È nostro dovere aiutare ad evitare una catastrofe umanitaria e offrire “un porto sicuro” a queste persone, rispettando così gli obblighi del diritto internazionale», ha affermato il governo socialista guidato da Pedro Sanchez.


AQUARIUS, LA SPAGNA CI DÀ UNA LEZIONE DI UMANITÀ

L’hashtag della vergogna si chiama #chiudiamoiporti. Lo ha utilizzato il ministro degli Interni Matteo Salvini a proposito della nave di Sos Mediterranée "Aquarius" in cerca di approdo nel Mediterraneo, con il suo carico di 629 vite umane in fuga dalla fame, dalla guerra e dalle torture dei campi di concentramento libici: uomini, donne, vecchi, bambini, 123 minori non accompagnati. “L'Italia”, twitta Salvini, che ha dichiarato di voler chiudere tutti i porti italiani all'attracco della nave di soccorso e ad altre imbarcazioni cariche di profughi, “ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c'È CHI DICE NO.#chiudiamoiporti".

La fermezza del neoministro servirebbe a dare una lezione all’Europa, dopo che Malta aveva rifiutato di accogliere di profughi. “Una sfida agli Stati europei che non collaborano”. Ma le sfide, anche per un politico della Lega, non dovrebbero mai essere lanciate sulla pelle degli innocenti. Dall'imbarazzato ministro delle Infrastrutture Toninelli, dei Cinque Stelle, sono state mandate due motovedette con medici a bordo per sincerarsi delle condizioni dei profughi, ma la situazione non può continuare per molto, i viveri cominciano a scarseggiare e la nave ha bisogno di un approdo.

Ma pare proprio che l'Italia voglia dare una lezione di disumanità all'Europa. Ci siamo dimenticati i essere uomini. Tra l’altro il comportamento dell’Italia è in violazione di tutte leggi umanitarie possibili e immaginabili, dal codice della navigazione alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Non è un bell’esordio per questo governo, il primo governo populista della storia della Repubblica. Tra l’altro abbiamo subito lo schiaffo della Spagna del neopremier Sanchez, che ha annunciato di aprire il porto di Valencia. Che umiliazione. Se c’era un aspetto su cui l’Italia non prendeva lezioni da nessuno, era quello umanitario
Al tweet di Salvini preferiamo quello del cardinale Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura: "Ero straniero e non mi avete accolto (Mt 25,43) #Aquarius". Un tweet sbeffeggiato in Rete.

E che dire del sindaco di Livorno Nogarin? Prima fa un post a supporto dei migranti dichiarando la disponibilità del porto della città toscana a far attraccare Aquarius e poi lo cancella per “non infastidire il governo” a guida Lega e Cinquestelle, il partito cui appartiene. Eppure si era presentato in campagna elettorale con lo slogan “il coraggio delle idee”.


Da salvato a salvatore. È la storia di Ilfaraun Abd, giunto minorenne nel porto di Reggio Calabria nell'estate 2016 con una nave militare italiana. Sabato in divisa scout era al porto con i volontari che hanno accolto i 232 migranti portati dalla nave Seawatch. In un post su Facebook commenta la vicenda della nave piena di migranti respinta dal porti italiani. Lo fa con un italiano ancora incerto, ma il senso è chiaro: al ministro Salvini dice che non può parlare senza aver vissuto la terribile esperienza della migrazione: "Persone con un sacco di problemi, che non vengono in Italia per cambiare aria ma per le guerre o per le persecuzioni religiose»



"Credo che questa sia una sconfitta della politica che non sa gestire queste emergenze e prova a far rimbalzare la palla delle responsabilità mentre degli esseri umani rischiano. La politica dev'essere interessata al bene comune"; è il commento reso all'agenzia Ansa dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Caritas Italiana, sul caso della nave Aquarius, respinta dai porti italiani e infine accolta dalla Spagna con i suoi 629 profughi a bordo. "L'Europa deve prendere atto che nessuno può fermare questi flussi, che sono epocali, e non è chiudendo porti e rimbalzandosi le responsabilità che si troverà una soluzione".