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giovedì 22 marzo 2018

22 marzo Giornata mondiale dell'acqua - Ancora due miliardi di persone non riescono ad accedere all'acqua potabile e ogni giorno nel mondo oltre 700 bambini muoiono per malattie legate ad acqua non pulita e a scarse condizioni igienico-sanitarie.


Il consumo dell'acqua è aumentato, nel giro di un secolo, del 600%. Un allarme lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell'acqua che si celebra oggi proprio per ricordare quanto sia prezioso questo bene. E l'Italia, fra i paesi dell'Unione, è quello con il maggior prelievo annuo di acqua per uso potabile.

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Nonostante gli enormi progressi registrati negli ultimi anni nell'estensione dell'accesso universale all'acqua, ogni giorno nel mondo oltre 700 bambini muoiono per malattie legate ad acqua non pulita e a scarse condizioni igienico-sanitarie. 

E ancora oggi nel mondo sono circa 2,1 miliardi le persone prive di un accesso domestico all'acqua potabile e almeno 263 milioni quelle che per ottenerla devono percorrere a piedi un cammino superiore a 30 minuti. 

In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua che si celebra il 22 marzo, l'UNICEF ricorda che i bambini sono i più colpiti dalla mancanza di accesso all'acqua sicura, perché esposti a maggiori rischi per la loro salute e istruzione. ...


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La Giornata Mondiale dell'Acqua, un appuntamento fortemente voluto dalle Nazioni Unite e che viene celebrato ogni anno il 22 marzo dall'ormai lontano 1992, non può essere solo una ricorrenza dove si consumano le parole.

È opportuno invece cogliere quest'occasione per soffermarci su un elemento così vitale per la nostra quotidianità, soprattutto in un momento storico in cui si parla di cambiamenti climatici che influiscono sull'ambiente e, tra questi, sull'acqua, purtroppo scarseggiante in più zone del Pianeta.

L'acqua invece dovrebbe essere accessibile a ogni individuo al mondo, in quantità e qualità adeguate. L'Onu questo lo sa bene, e non a caso nel 2010 ha iniziato a riconoscere all'acqua lo stato di diritto umano fondamentale.

Nonostante ciò, la risorsa idrica in più Paesi è ancora tra le cause di guerre e instabilità politiche, e anche per questo motivo, oltre alle prolungate siccità che colpiscono la Terra da anni per via dei cambiamenti climatici, scarseggia.

Secondo le Nazioni Unite, così come altre autorevoli organizzazioni internazionali, almeno 20 litri d'acqua al giorno devono essere disponibili per una persona nel raggio di un chilometro; tuttavia, se nei paesi sviluppati questa disponibilità giornaliera pro capite oscilla tra i 200 e i 300 litri, in Africa ci sono nazioni dove il consumo medio garantito pro capite al giorno è inferiore ai 10 litri.

Proprio questa settimana in Brasile l'ONU presenterà il suo rapporto annuale sull'acqua, intitolato United Nations World Water Development Report, uno studio che dal 2012 rappresenta la pubblicazione più autorevole sull'universo dell'acqua, e che non dà segnali incoraggianti per l'oggi, e nemmeno per il domani.

Due miliardi di persone non riescono ad accedere all'acqua potabile, e di questo passo nel 2050, quando si prevedono nove miliardi di esseri umani al mondo, il numero salirà di un altro miliardo, portandosi a tre.

Una situazione drammatica, già visibile nelle zone dove, scarseggiando, diventa oggetto di contesa, come tra israeliani e palestinesi, come tra ancora Israele e il Libano, come tra India e Cina nella zona del Brahmaputra.

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Situazioni spot che si verificano in altre zone del mondo e che stanno mettendo a rischio la vita di milioni di persone. Come possiamo contribuire? Cosa possiamo fare? Maggiore attenzione nel risparmio idrico è intanto il modo più sicuro per scongiurare future crisi.

Noi italiani in primis possiamo fare di più: secondo l'Istat infatti, in Italia consumiamo in media 175 litri di acqua ciascuno al giorno, con picchi superiori a 220 litri in alcune zone. In Spagna e Francia per esempio, la media è di 150 litri pro capite al giorno.

È fondamentale quindi gestire noi stessi sotto questo punto di vista secondo i limiti previsti dalla natura, per non trovarci un giorno in una situazione irrecuperabile che, per quanto catastrofica, non appare così lontana.


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Sono in crescita i fondi specializzati, anche speculativi, che offrono un’esposizione diversificata alle azioni legate all’acqua
Si sa, nel mondo della finanza socialmente irresponsabile, investire in un bene scarso, altamente richiesto, su lungo periodo pagherà dividendi importanti.
E c’è un bene che nel futuro diventerà sempre più scarso – perché non sostituibile – e ambito: l’acqua. La corsa per accaparrarsi questo bene fondamentale per la sopravvivenza è già iniziata da tempo. A documentare questa affermazione nel dettaglio è un libro appena uscito: “Water grabbing: Le guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo” (Emi, 2018). I due autori Emanuele Bompan e Marirosa Iannelli, ospiti al Festival dei diritti umani di Milano, analizzano tutte le sfaccettature di questa “corsa” all’oro blu, che sta diventando sempre di più causa di conflitti, instabilità sociale e migrazioni.


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Il tema della Giornata è “Nature for Water”. La proposta è quella di usare le soluzioni che si trovano in natura per ridurre le inondazioni, la siccità e l'inquinamento delle acque. Eventi e iniziative.

I danni ambientali, gli effetti sempre più ricorrenti dei cambiamenti climatici stanno accentuando nel mondo le crisi idriche legate alla disponibilità ed accesso all'acqua potabile, ma anche danni derivanti da inondazioni e siccità. Il ciclo naturale dell’acqua è sempre di più messo in crisi e conseguentemente si riduce la disponibilità di acqua dolce di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e prosperare e si assiste ad un depauperamento dei suoli, dei fiumi, dei laghi e quindi dei nostri ecosistemi.

Le soluzioni basate sulla salvaguardia del ciclo naturale dell’acqua consentirebbero di risolvere buona parte dei fattori di criticità legate all’accesso all’acqua.


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Oggi 22 marzo è la giornata mondiale dell'acqua. Il nostro oro blu scarseggia sempre di più, per questo ogni anno si celebra il World Water Day. Un momento per ricordarne l'importanza e per cercare di diffondere informazioni e iniziative volte al risparmio. ...


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Papa Francesco: 
l'acqua un bene determinante per il futuro
Risorsa, dono, diritto: l'acqua nelle parole del Papa ha sempre racchiuso tutto questo. E' l'elemento più essenziale per la vita e dalla nostra capacità di custodirla e condividerla dipende il futuro dell'umanità. Eppure, non si stanca di ripetere Francesco, non è accessibile a tutti, è minacciata dall'inquinamento, dallo spreco e dallo sfruttamento


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Il Papa sul diritto all'acqua