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sabato 18 marzo 2017

Arcivescovo di Monreale: no a padrini mafiosi per battesimi e cresime


PADRINI E MAFIA: IL “NO” NEL DECRETO
DELL’ARCIVESCOVO DI MONREALE



Appuntamento al 26 Marzo
 a Corleone per la Giornata della Memoria
 in ricordo delle vittime della mafia:

“La mafia si nasconde negli ambienti religiosi?”






MONREALE 16 Marzo 2017 – L’arcivescovo di Monreale Mons. Michele Pennisi, dopo aver sentito il Consiglio Presbiterale Diocesano, in data 15 marzo 2017, ha emesso un decreto con il quale stabilisce che non possono essere ammessi all’incarico di padrino del battesimo e della cresima: “coloro che si sono resi colpevoli di reati disonorevoli o che con il loro comportamento provocano scandalo; coloro che appartengono ad associazioni di stampo mafioso o ad associazioni più o meno segrete contrarie ai valori evangelici ed hanno avuto sentenza di condanna per delitti non colposi passata in giudicato”.

E proprio questo decreto vuole in qualche modo preparare la giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia. In tale contesto, l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi, in sinergia con il “Caffè Teologico” di Corleone ha organizzato per il prossimo 26 Marzo proprio a Corleone, una giornata di riflessione dal titolo “La mafia si nasconde negli ambienti religiosi?”.

Il decreto, infatti, fa seguito ad un precedente decreto del 5 maggio del 2014 riguardante i membri delle Confraternite, che si basa su vari documenti della Conferenza Episcopale Siciliana del 1982, del 1994, del 1996 e del 2012 secondo i quali: “tutti coloro che, in qualsiasi modo deliberatamente, fanno parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa, debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo e, per conseguenza, alla sua Chiesa”.

L’incontro di domenica 26 marzo alle ore 21,00 presso il Centro Multimediale in Piazza Danimarca a Corleone intende approfondire proprio questi aspetti con gli interventi di Mons. Michele Pennisi, il Magistrato Dott. Nicola Aiello ed il Sig. Pino Martinez componente di quel “Comitato Intercondominiale” che fortemente sostenne l’opera del Beato Padre Pino Puglisi. 

Inoltre, subito dopo la Messa celebrata nella Chiesa Madre di Corleone alle ore 19,00 presieduta dall'Arcivescovo, verrà piantato un albero di melograno: simbolico gesto di speranza per un territorio frammentato dalla violenza e dal sopruso ma unito dal cammino comune della ricerca della Verità e della Giustizia.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO

È usanza antichissima della Chiesa dare al battezzando un padrino o una madrina, il cui compito, grave e delicato, è assisterlo, se adulto, nell’iniziazione cristiana, e presentarlo al battesimo con i genitori, se bambino, e parimenti cooperare affinché conduca una vita cristiana conforme al battesimo.

Anche il cresimando, per quanto possibile, è previsto che sia assistito da un padrino, il cui compito è provvedere che si comporti come vero testimone di Cristo e adempia fedelmente gli obblighi inerenti allo stesso sacramento.

Il can. 874 del Codice di diritto canonico prevede che per essere ammesso all’incarico di padrino vi sia una condotta di vita conforme alla fede e all’incarico che si assume. Tutti coloro che, in qualsiasi modo deliberatamente, fanno parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa, debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo e, per conseguenza, alla sua Chiesa.

Pertanto, visti i cann. 872, 874, 892 e 893 C.I.C.;

sentito il Consiglio presbiterale;

DECRETO

che non possono essere ammessi all’incarico di padrino di battesimo e di cresima coloro che si sono resi colpevoli di reati disonorevoli o che con il loro comportamento provocano scandalo; coloro che appartengono ad associazioni di stampo mafioso o ad associazioni più o meno segrete contrarie ai valori evangelici ed hanno avuto sentenza di condanna per delitti non colposi passata in giudicato.







(Fonte:Arcidiocesi di Monreale)


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Servizio TV2000



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L'intervista al Vescovo