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lunedì 13 marzo 2017

Appello di Caritas e Pax Christi: Siano proibite ed abolite le armi nucleari - Riarmo Usa: don Sacco (Pax Christi), “scandalizzati, indignati e preoccupati”



Siano proibite ed abolite le armi nucleari

Il rischio nucleare per l’intera umanità oggi è altissimo. Raccogliamo questo appello firmato dai Presidenti di Caritas e Pax Christi.
Diventi uno stimolo a non tacere, a lavorare sul territorio per sensibilizzare, informare e mobilitare perché davvero siano abolite le armi nucleari!


Qui Appello Caritas Pax_Christi_disarmo l’appello per l’abolizione delle armi Nucleari, firmato dal Presidente di Caritas Italiana, Card. Montenero e dal Presidente di Pax Christi Italia, mons. Ricchiuti.
Vi invitiamo a valorizzarlo, a diffonderlo e ad utilizzarlo – come è scritto nello stesso appello – per sensibilizzare gruppi parrocchie, istituzioni, consigli Comunali, Provinciali, Regionali perchè facciano pressione sul nostro Governo.
Si possono raccogliere firme, contattare giornali locali o nazionali, per non lasciare prevalere il silenzio su questa grave situazione. Pax Christi International, con cui siamo in costante contatto, sta seguendo direttamente la discussione all’ONU. Sul nostro sito trovate vario materiale: documento di Pax Christi International, articolo dell’Osservatore Romano, Odg del Comune di Ivrea e altro ancora.
La questione delle armi nucleari ci chiede poi un impegno continuativo e approfondito: ad es., l’Italia in quanto firmataria del Trattato di Non Proliferazione dovrebbe adempiere a quanto in esso contenuto e rifiutarsi di schierare le B61 presenti da anni ad Aviano e Ghedi. Dovrebbe anche esprimere parere negativo ai piani USA che prevedono di schierare sul nostro territorio nel 2018/9 le nuove B61-12 dotate di motore che le rende guidabili per lunghe distanze da remoto. Su questo ha lavorato il Punto Pace di Cava dei Tirreni, con una mozione in Consiglio Comunale e con manifestazioni e marce molto partecipate, con la presenza anche del Vescovo. Trovate anche la mozione approvata in Regione Toscana, (http://www.paxchristi.it/?p=12342)
riproposta anche ai consigli regionali e comunali, ad Ancona, Rosignano e Bergamo.

Per approfondire:
 (fonte: Pax Christi)


Riarmo Usa: 
don Sacco (Pax Christi), “scandalizzati, indignati e preoccupati”


“Scandalizzati, indignati e preoccupati per questa realtà angosciante e il rischio di ripetersi di scenari da guerra fredda”: questa la reazione di don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi Italia, di fronte all’annuncio del presidente degli Usa Donald Trump di voler aumentare le spese militari di 54 miliardi di dollari in un anno. “La spesa militare in molti Paesi è già molto alta – afferma al Sir -. Solo in Italia si spendono 23 miliardi di euro l’anno, circa 64 milioni al mese. Il rischio di una escalation con la Russia ci riporta indietro di anni”. Secondo don Sacco “è indiscutibile che le lobby delle armi negli Usa abbiano un potere molto forte e possano aver indotto Trump a questa decisione” ma il presidente “è anche abile a cavalcare l’opinione pubblica, offrendo una illusione di sicurezza quando, al contrario, rischia di aumentare l’insicurezza globale, perché si vedrà sempre più l’altro come un nemico”. Queste decisioni, puntualizza, “coinvolgeranno anche l’Italia: avendo sul nostro territorio le basi americane del Muos e di Sigonella in Sicilia e 70 testate nucleari americane a Ghedi ed Aviano, non possiamo far finta di essere dei semplici osservatori”. Don Sacco chiede alla comunità cattolica “un sussulto di indignazione”, anche riguardo all’Italia, che “fa rientrare le spese militari nell’aumento del Pil quasi con indifferenza, accettando che si studi a tavolino come aumentare la morte delle persone, riaprendo la questione con la Russia e accettando di mettere le sorti del mondo nelle mani di pochi che vanno a combattere le guerre in casa d’altri”. Il coordinatore di Pax Christi ricorda inoltre che il 27 marzo le Nazioni Unite dovrebbero tornare a discutere sul progetto di abolizione delle armi nucleari – “contro il quale l’Italia ha votato contro” -, mentre Papa Francesco “continua a chiedere che la nonviolenza sia l’unica via da seguire”. Anche nel documento del 1976 “La Santa Sede e il disarmo generale” si dice che “la corsa agli armamenti… è un’aggressione che si fa crimine: gli armamenti, anche se non messi in opera, con il loro alto costo uccidono i poveri, facendoli morire di fame”.
(fonte: Sir)