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sabato 11 marzo 2017

"Amoris Laetitia": contenuti e prospettive - terza parte - don Vittorio Rocca (VIDEO INTEGRALE)

"Amoris Laetitia": contenuti e prospettive 
- terza parte - 
don Vittorio Rocca 
(VIDEO INTEGRALE)


Incontro del 6 marzo 2017
promosso dal Vicariato S. Sebastiano
di Barcellona Pozzo di Gotto

Sesto incontro
ITINERARIO DI FORMAZIONE
ALLA VITA CRISTIANA
ANNO 2017
“CAMMINIAMO, FAMIGLIE, 
CONTINUIAMO A CAMMINARE!” 
(Papa Francesco, Amoris Laetitia, n. 325)



1. Non perdere la speranza 
«Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa» (n. 325). L’incoraggiamento a non perdere la speranza a causa dei propri limiti è posto alla fine di un lungo documento, nel quale Papa Francesco definisce un compito molto esigente che ci è affidato nella cura pastorale della Chiesa. Proprio nella sfera vitale della sessualità, della relazione, del rapporto di coppia, del matrimonio, della genitorialità e della famiglia, per ogni persona che ci si pone di fronte abbiamo a che fare – in realtà da sempre, ma oggi con più forza e inevitabilmente – con una storia propria, con aspettative, impronte, desideri e anche ferite proprie. In questa situazione, che, senza esagerare, talvolta è possibile definire confusa e complicata, va testimoniato il Vangelo di Gesù Cristo, il messaggio dell’amore di Dio che rende felici. 

2. Accompagnare, discernere e integrare 
La triade «accompagnare, discernere e integrare» descritta da Papa Francesco, diventerà il punto fermo della pastorale e del processo educativo se si vuole davvero raggiungere l’uomo di oggi.
....


4. La via della misericordia 
Questi i criteri proposti dal papa per dare risposta alle domande che si pongono oggi alla famiglia, tenendo fortemente presente che «comprendere le situazioni eccezionali non implica mai nascondere la luce dell’ideale più pieno né proporre meno di quanto Gesù offre all’essere umano» (n. 307), dato che «la famiglia è davvero una buona notizia» (n. 1). Tale compito è tanto indispensabile quanto profondamente cattolico ed esigente. E non riguarda solo il matrimonio e la famiglia, ma tutte le situazioni della vita. A partire dalle riflessioni sinodali, Papa Francesco afferma: «Le realtà che ci preoccupano sono sfide. Non cadiamo nella trappola di esaurirci in lamenti autodifensivi, invece di suscitare una creatività missionaria. In tutte le situazioni “la Chiesa avverte la necessità di dire una parola di verità e di speranza. […] I grandi valori del matrimonio e della famiglia cristiana corrispondono alla ricerca che attraversa l’esistenza umana” (Relatio synodi 2014, 11)» (n. 57). Questa Esortazione – frutto prezioso dell’anno giubilare della misericordia – ci vuole aiutare a riscoprire che la misericordia annunciata da Gesù non è secondo la meritocrazia, non può essere meritata né condizionata, perché la giustizia di Dio a essa immanente non è mai punitiva ma giustificante. Per vivere questo non occorre una normativa generale di tipo canonico applicabile in modo indifferenziato in tutte le situazioni e nelle diverse aree culturali, come ricorda il Papa, ma occorre piuttosto che la Chiesa, attraverso i suoi pastori eserciti il discernimento nelle diverse situazioni personali senza mai cadere nella casistica degli scrupolosi o dei giusti incalliti, interessati più a misurare il peccato che a leggere le sofferenze che sempre accompagnano le contraddizioni alla volontà di Dio.


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