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martedì 31 gennaio 2017

“Kemioamiche” la lotta delle donne contro il cancro


La lotta delle donne contro il tumore al seno al centro di un docureality che diventa anche musical. Nasce con questo obiettivo “Kemioamiche”, programma in sei puntate prodotto da Kimera Produzioni per Tv2000 e Real Time, presentato martedì 31 gennaio nella sala multimediale del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.
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Ne parliamo col Professore Riccardo Masetti, direttore del centro di senologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e presidente di Komen Italia Onlus e con Chiara Salvo, autrice e produttrice della serie.
Ascolta l'intervista a Radio Vaticana: Le Kemioamiche del Gemelli


“Kemioamiche è un coming-out”. Chiara Salvo parla con trasporto ed energia delle piccole e grandi battaglie quotidiane vissute dalle protagoniste di Kemioamiche, docu-reality con inframezzi musicali in partenza dal 4 febbraio su Real Time e Tv2000 alle 22.10, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro. Nel programma, con tatto e sensibilità, si racconta la lotta di nove donne, in cura presso il Policlinico Gemelli di Roma, che devono affrontare un tumore al seno. In ciascuna delle sei puntate previste c’è spazio in egual misura per la sofferenza, per l’amore, per il dolore, per l’amicizia, per la voglia di farcela a dispetto di una malattia che non vuole fare sconti a nessuno. Su TvZap Chiara Salvo, autrice di Kemioamiche, si sofferma sui temi del programma con la serenità di chi sa cosa vuol dire combattere in prima linea...

“Queste donne sono eccezionali - racconta Chiara Salvo -. Si sono fatte riprendere mentre si facevano tagliare i capelli cortissimi prima di indossare la parrucca per affrontare la chemioterapia che, e le protagoniste lo sottolineano con forza, salva la vita e si può affrontare”.

Guarda il video con l'intervista a Chiara Salvo

“Con questo progetto sfidiamo tutti i tabù - dice Paolo Ruffini -. Trovare un gruppo di persone che racconta il male e la possibilità di uscirne con così tanta forza di linguaggio ci ha fatto pensare che fosse non una scommessa realizzare questo progetto, ma assolutamente una cosa giusta e naturale da fare”.

Guarda il video con l'intervista a Paolo Ruffini