Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



lunedì 4 luglio 2016

IL CORAGGIO DI FARAZ



Faraz aveva venti anni, era musulmano, studiava economia ed era al tavolo con degli amici. Ma a quel tavolo c’erano pure Tarushi, indiana di 19 anni, e Abinta. Studentesse alla California e alla Emory University. Alle ragazze che indossavano il velo e a Faraaz, i terroristi avevano dato il permesso di andarsene. A Tarushi ed Abinta, no. Erano vestite troppo occidentali. Faraaz non ha voluto abbandonarle, erano sue amiche. E ha pagato con la propria vita la scelta di restare con loro.

Se in questo mondo c’è un ragazzo di venti anni che trova il coraggio di sfidare la morte pur di non abbandonare due persone care e tener fede a un’amicizia, questo mondo ha ancora una speranza. Un abbraccio a tutte le famiglie delle vittime, quelle dei nostri connazionali, quelle delle altre persone uccise, quella di Faraz, che poteva salvarsi. Il suo gesto onorevole non ha salvato nessuno, anzi, lo ha condannato a morte. Ma ha ricordato a tutti noi tutti che se da una parte c’è l’Isis, dall’altra c’è chi ancora crede che il legame tra persone vada oltre la religione, la nazionalità, il colore della pelle che ti porti addosso. Non arrendiamoci, per Faraz e per tutte le vittime di questi barbari.
(fonte: ALGANEWS 04/07/2016)