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domenica 20 dicembre 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 4/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea' 
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: Lc 1,39-45




Attraverso Maria, una semplice, povera ed umile ragazzina ("Dio sceglie ciò che per il mondo è stolto per confondere i sapienti" 1Cor 1,27) obbediente alla Parola, Dio visita il suo popolo. Ed il Battista ne riconosce la voce ed esulta, anzi danza (eskìrtesen) di gioia davanti alla 'Shekinà di Dio', alla 'Presenza del Signore', come il re Davide, nudo, vestito del solo 'efod', danza di gioia davanti all'Arca del Signore (cfr.2Sam 1ss)

Nell'incontro fra Elisabetta e Maria avviene l'abbraccio tra cielo e terra, tra la promessa e il compimento, fra l'attesa e l'Atteso, fra l'Antico e il Nuovo Testamento. 
"L'abbraccio avviene tra due donne, simbolo di accoglienza, e nella loro reciproca accoglienza viene riconosciuto colui che è Accoglienza" (S. Fausti). 
E' Gesù l'uomo nuovo che, per mezzo di Maria - la nuova Arca - visita il vecchio nell'umiltà del servizio. In Lui è realizzata finalmente l'antica promessa fatta a Mosè: quella di essere sempre accanto agli uomini (cfr, Es 3,12). Attraverso Gesù - per amore e solo per amore - il 'Dio che siede sulle nubi e cavalca i cherubini', abbandona i cieli dei cieli e scende ad incontrare i suoi figli. Lasciamoci allora anche noi abbracciare, apriamo a Lui le nostre porte, "abbattiamo i reticolati delle nostre città-lager" (Turoldo), demoliamo i muri delle nostre diffidenze e andiamo incontro al Signore che viene. 
E che la danza abbia inizio!