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sabato 14 novembre 2015

L’arcivescovo di Parigi: «Non perdiamo la speranza nella pace»

L’arcivescovo di Parigi: 
«Non perdiamo la speranza nella pace»

Dopo la nuova strage di ieri sera il messaggio alla città del cardinale André Vingt-Trois, con l’invito alle parrocchie di vivere oggi e domani due giornate di lutto e preghiera. Ricordando i morti di Parigi – ma anche quelli del Libano e dell’Africa – e invitando a non cedere alla tentazione dell’odio. Una Messa domani sera a Notre Dame

Il cardinale arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois ha diffuso stamattina un messaggio alla diocesi sugli attacchi terroristici di ieri sera che hanno lasciato dietro di sé oltre 120 morti. Lo proponiamo qui sotto in una nostra traduzione.

«Dopo gli attacchi dello scorso gennaio, dopo l’attentato di questa settimana a Beirut e tanti altri di questi ultimi mesi, specialmente in Nigeria e in altri Paesi dell’Africa, il nostro Paese conosce di nuovo il dolore del lutto e deve fare i conti con la barbarie propagata da gruppi fanatici.

Questa mattina prego e invito i cattolici di Parigi a pregare per le sorelle e i fratelli che sono stati uccisi ieri, per le famiglie, per i feriti e per i loro cari e per quanti si sono mobilitati in loro soccorso, per le forze dell’ordine sottoposte a una tensione terribile, per i nostri governanti e per il nostro Paese affinché restiamo saldi nell’unità e nella pace dentro i cuori.

Chiedo alle parrocchie di attenersi strettamente alle misure di sicurezza diffuse dalle autorità pubbliche. Domando loro di fare della giornata di oggi e di domani – domenica – giornate di lutto e preghiera. Domani sera alle 18,30 presiederò a Notre Dame una Messa per le vittime di stanotte, per i loro cari e per il nostro Paese; le campane della cattedrale suoneranno a lutto alle 18,15. La televisione cattolica KTO ritrasmetterà questa Messa, permettendo a tutti coloro che lo vorranno di unirsi alla preghiera..

Di fronte alla violenza degli uomini, prego che possiamo ricevere la grazia di un cuore saldo e senza odio. Che la moderazione, la temperanza e il sangue freddo di cui tutti finora hanno dato prova fino ad ora continui nelle settimane e nei mesi che abbiamo di fronte; che nessuno si lasci vincere dal panico e dall’odio. Domandiamo la grazia di essere operatori di pace. Non dobbiamo mai perdere la speranza nella pace, se costruiamo la giustizia». 
(fonte: Mondo e Missione)