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venerdì 2 ottobre 2015

“Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia” - Messaggio di Papa Francesco per la 102ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2016

Il Papa denuncia l’indifferenza di fronte alle tragedie dei migranti e condanna le nuove forme di schiavitù - Quando il silenzio diventa complicità

«Quando assistiamo come spettatori alle morti per soffocamento, stenti, violenze e naufragi», la nostra indifferenza e i nostri silenzi «aprono la strada alla complicità». Sono parole forti di denuncia, come accade ogni volta che affronta il tema, quelle usate da Papa Francesco nel messaggio per la prossima giornata mondiale del migrante e del rifugiato, presentato giovedì 1° ottobre nella Sala stampa della Santa Sede.

La giornata sarà celebrata il 17 gennaio e avrà come tema «Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia». Nel messaggio il Pontefice descrive il continuo aumento dei flussi migratori che «interpellano i singoli e le collettività, sfidando il tradizionale modo di vivere». Va però ricordato, fa notare Francesco, che si tratta di «vittime della violenza e della povertà», le quali anche quando «sopravvivono agli abusi e alle avversità» del viaggio, devono poi confrontarsi con le realtà in cui approdano, dove «si annidano sospetti e paure» e carenze di norme «che regolino l’accoglienza e prevedano itinerari di integrazione». Essa infatti può significare arricchimento e previene il rischio della discriminazione, del razzismo, del nazionalismo o della xenofobia.

Perciò, è la constatazione del Papa con il pensiero rivolto al prossimo giubileo, «più che in tempi passati, oggi il Vangelo della misericordia scuote le coscienze, impedisce che ci si abitui alla sofferenza e indica vie di risposta». Perché quelle legate alle migrazioni «di grandi o piccole dimensioni» che siano, rimangono «sempre tragedie». Ogni giorno, infatti, «le storie drammatiche di milioni di uomini e donne interpellano la comunità internazionale» e «nessuno può fingere di non sentirsi interpellato dalle nuove forme di schiavitù gestite da organizzazioni criminali che vendono e comprano uomini, donne e bambini».

In ogni caso, ribadisce il Pontefice, «di fronte a tali fenomeni la risposta del Vangelo è la misericordia». Un richiamo risuonato anche nell’udienza ai capitolari dei Comboniani, ai quali Francesco ha ricordato che il carisma del fondatore «trova un punto qualificante nell’amore misericordioso del Cuore di Gesù per gli uomini indifesi» e per i «più abbandonati del nostro tempo». 
(fonte: L'Osservatore Romano 1/10/2015)

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