Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



sabato 5 settembre 2015

L’umanità di noi europei sta rifiorendo sui confini e di fronte agli stranieri di Riccardo Bonacina e Come sempre in silenzio di Tonio Dell'Olio


L’umanità di noi europei sta rifiorendo 
sui confini e di fronte agli stranieri
di Riccardo Bonacina

La mobilitazione diffusa della gente comune mossa dallo spirito di solidarietà e di fratellanza che sembrano più vive di quel che i media raccontano. Migliaia e migliaia di europei stanno mettendo in campo l’unica reazione degna della nostra storia.

Le urla e le stupidaggini di Salvini e dei suoi epigoni rischiano di oscurare e silenziare quanto di bello sta accadendo. Sì di bello, di bella e diffusa umanità dentro circostanze complicate e drammatiche come quelle che il fenomeno migratorio ci propone ogni giorno. .. .La realtà con tutto il suo carico di dolore ci pressa, le decine di migliaia di siriani in fuga, e con loro le migliaia di afgani, iracheni, africani, non sbucano dal nulla ma ci ricordano le sciagurate guerre dell’Occidente in Somalia, Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, e la guerra civile in Siria incoraggiata dai Paesi occidentali che in quasi in cinque anni conta 200mila morti e oltre 4milioni di profughi. Ci ricordano i nostri peccati di omissione, gli accordi sottoscritti e mai attuati come quello del 2000 firmato in sede Onu per cui lo 0,7% del Pil dei Paesi doveva essere impegnato per favorire lo sviluppo dei Paesi più poveri. Invece, si è preferito esportare democrazia con le armi e le bombe e si è continuato a fare business sulla pelle dei più poveri.
Ora di fronte alla pressione migratoria, che aumenterà per le dinamiche demografiche e sino a che la comunità internazionale non interverrà sulle cause che spingono alla fuga centinaia di migliaia di persone e famiglie, non solo qualsiasi voglia di muri e di filo spinato risulterebbe inefficace (si veda il caso Ungheria), ma ucciderebbe definitivamente ciò che resta dell’anima che ha dato vita alla nostra civiltà: la passione per la libertà, la capacità di solidarietà, la propensione alla pluralità e all’innovazione. Persino le istituzioni europee sino ad oggi così inerti sembrano dare timidi segni di vita. Ma quello che più colpisce è ciò che succede sul terreno, la mobilitazione diffusa della gente comune mossa dallo spirito di solidarietà e di fratellanza che sembrano più vive di quel che i media raccontano. Migliaia e migliaia di europei stanno mettendo in campo l’unica reazione degna della nostra storia.

Metto in fila un po’ di episodi di questa settimana.
...
Un’immagine simbolica di quanto sta accadendo, come se l’umanità degli uomini e delle donne europee così fiacca, spesso così inerte, si stesse risvegliando proprio a causa degli “stranieri”.


Leggi tutto:
L’umanità di noi europei sta rifiorendo sui confini e di fronte agli stranieridi Riccardo Bonacina



Come sempre in silenzio
 - Tonio Dell'Olio


Il dramma di profughi e migranti continua ad occupare le prime pagine e mettere a nudo le ipocrisie di chi è capace solo di parlare, il “naufragio delle coscienze” per dirla con Luigi Ciotti, il paradosso per cui merci e confini sono i simulacri intoccabili a differenza delle persone in carne ed ossa e lo sciacallaggio politico e umano dei Salvini. In questo muro di inchiostro e di parole stenta a farsi largo – come sempre – il bene che cresce in silenzio. Si tratta delle migliaia di persone che mettono a disposizione case, alloggi, spazi per ospitare la disperazione e trasformarla in speranza. Chi avrebbe mai detto che persino dalla remota Islanda potesse giungere la notizia che una catena lanciata in Facebook potesse arrivare a censire 12.000 cittadini (il 4% della popolazione) disposti a ospitare profughi e migranti? Ha iniziato Bryndis Bjorgvinsdottir, una professoressa, quasi indignata dalla decisione del governo che aveva offerto la disponibilità ad accogliere non più di 50 persone e ora l’esecutivo si trova costretto a mappare disponibilità e richieste in numero enormemente superiore. Ma anche in Italia, dal nord al sud, sta avvenendo lo stesso. Nel silenzio, come sempre. Ma avviene.