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giovedì 25 giugno 2015

"Scartare gli anziani è peccato sociale grave!" Papa Francesco - INCONTRO CON GLI AMMALATI E I DISABILI - Cottolengo -Visita pastorale a Torino / 4 - 21.06.2015


"Scartare gli anziani è peccato sociale grave!"
Papa Francesco 

INCONTRO CON GLI AMMALATI E I DISABILI 
- Cottolengo -
Visita pastorale a Torino / 4

21.06.2015




Papa Francesco nella Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, conosciuta come “Cottolengo”, ha incontrato gli anziani, i malati e i disabili. Da lui parole di compassione per quelli che ha definito “membra preziose della Chiesa” e di denuncia contro la cultura dello scarto e quel sistema sbagliato che non pone più l’uomo al centro ma il consumo e gli interessi economici.

Cari fratelli e sorelle,
non potevo venire a Torino senza fermarmi in questa casa: la Piccola Casa della Divina Provvidenza, fondata quasi due secoli fa da san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Ispirato dall’amore misericordioso di Dio Padre e confidando totalmente nella sua Provvidenza, egli accolse persone povere, abbandonate e ammalate che non potevano essere accolte negli ospedali di quel tempo
L’esclusione dei poveri e la difficoltà per gli indigenti a ricevere l’assistenza e le cure necessarie, è una situazione che purtroppo è presente ancora oggi. Sono stati fatti grandi progressi nella medicina e nell’assistenza sociale, ma si è diffusa anche una cultura dello scarto, come conseguenza di una crisi antropologica che non pone più l’uomo al centro, ma il consumo e gli interessi economici (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 52-53).
Tra le vittime di questa cultura dello scarto vorrei qui ricordare in particolare gli anziani, che sono accolti numerosi in questa casa; gli anziani che sono la memoria e la saggezza dei popoli. La loro longevità non sempre viene vista come un dono di Dio, ma a volte come un peso difficile da sostenere, soprattutto quando la salute è fortemente compromessa. Questa mentalità non fa bene alla società, ed è nostro compito sviluppare degli “anticorpi” contro questo modo di considerare gli anziani, o le persone con disabilità, quasi fossero vite non più degne di essere vissute. Questo è peccato, è un peccato sociale grave. Con che tenerezza invece il Cottolengo ha amato queste persone! 
Qui possiamo imparare un altro sguardo sulla vita e sulla persona umana!

Il Cottolengo ha meditato a lungo la pagina evangelica del giudizio finale di Gesù, al capitolo 25 di Matteo. E non è rimasto sordo all’appello di Gesù che chiede di essere sfamato, dissetato, vestito e visitato.

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servizio CTV



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