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domenica 5 aprile 2015

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 16/2014-2015 (B) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


VangeloGv 20,1-9






"Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lo hanno posto". E' il grido angosciato di Maria di Magdala che, nella tenebra della sua 'notte oscura', cerca invano tra i morti il corpo del suo amato Signore. Il sepolcro - luogo dove tutti un giorno saremo riuniti, tutti ugualmente sconfitti, preda della morte - è vuoto. E' la grande sorpresa del mattino della nuova Pasqua, il presupposto fondante della nostra fede in Gesù, Messia, Figlio di Dio. 
"Christòs Anéste. Alethòs Anéste!" è così che, secondo un'antica tradizione, si salutano i nostri fratelli Ortodossi il giorno di Pasqua. E' il grido di incontenibile gioia di tutti coloro che fanno esperienza del Risorto, di quanti credono che la vita non ha fine e che la resurrezione e non la morte è il destino ultimo dell'uomo, il salario di coloro che fanno dell'amore la loro unica ragione di vita. Perché  "se Cristo non è risorto, allora vana è la nostra predicazione e vana è anche la vostra fede"(1Cor 15,14). Il Signore Gesù è vissuto amando ed è morto amando fino all'ultimo suo respiro, senza odiare, senza maledire coloro che lo oltraggiavano e lo inchiodavano ad una croce. Per questo amore, segno della sua fedeltà al Padre e ai fratelli  "Dio lo ha esaltato e gli ha dato il Nome che è al di sopra di ogni altro nome"(Fil 2,9) risuscitandolo dai morti,  "primizia di coloro che sono morti"(1Cor 15,20).

Auguri per una Santa Pasqua di Resurrezione a tutti voi.