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giovedì 12 febbraio 2015

Papa Francesco UDIENZA GENERALE 11 febbraio 2015 - foto, testo e video


 11 febbraio 2015 

Il Papa ha fatto il suo ingresso in piazza alle 9.40 e ha percorso l’ultimo tratto a piedi, soffermandosi a lungo prima di dirigersi verso il centro del sagrato con una scolaresca di bambini. Durante il giro sulla jeep bianca scoperta, protagonisti come di consueto sono stati i più piccoli. Ad una bimba di pochi mesi vestita di rosa il Papa ha chiesto, rivolgendosi ai genitori: “Quanto tempo ha?”. Salutando, poi, e accarezzando molti bambini, Francesco ha fatto per ognuno di loro il gesto tenero di rimettere a posto il cappuccio dei rispettivi giubbottini. Non è mancato l’ormai abituale “scambio dello zucchetto”. 

Ad accogliere il Papa in piazza San Pietro, sul sagrato, c’era anche un gruppo di sbandieratori, nei loro sgargianti costumi rinascimentali. Al suono dei tamburi, sul sagrato, si è allestito così un vero e proprio spettacolo, con le bandiere variopinte come i molti palloncini che in questa splendida giornata di tramontana romana adornavano lo spazio racchiuso nel colonnato del Bernini. 

Novità di oggi: il Papa ha cominciato l’udienza esortando i presenti a recitare insieme a lui una “Ave Maria”.

Guarda il video del saluto ai fedeli

La Famiglia - 4. I Figli

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Dopo aver riflettuto sulle figure della madre e del padre, in questa catechesi sulla famiglia vorrei parlare del figlio o, meglio, dei figli. Prendo spunto da una bella immagine di Isaia. Scrive il profeta: «I tuoi figli si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore» (60,4-5a). E’ una splendida immagine, un’immagine della felicità che si realizza nel ricongiungimento tra i genitori e i figli, che camminano insieme verso un futuro di libertà e di pace, dopo un lungo tempo di privazioni e di separazione, quando il popolo ebraico si trovava lontano dalla patria.

In effetti, c’è uno stretto legame fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo dobbiamo pensarlo bene. C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. La gioia dei figli fa palpitare i cuori dei genitori e riapre il futuro. 










I figli sono la gioia della famiglia e della società. Non sono un problema di biologia riproduttiva, né uno dei tanti modi di realizzarsi. E tanto meno sono un possesso dei genitori… No. I figli sono un dono, sono un regalo: capito? I figli sono un dono. Ciascuno è unico e irripetibile; e al tempo stesso inconfondibilmente legato alle sue radici... Un figlio lo si ama perché è figlio: non perché bello, o perché è così o cosà; no, perché è figlio! 









Non perché la pensa come me, o incarna i miei desideri. Un figlio è un figlio: una vita generata da noi ma destinata a lui, al suo bene, al bene della famiglia, della società, dell’umanità intera.

Di qui viene anche la profondità dell’esperienza umana dell’essere figlio e figlia, che ci permette di scoprire la dimensione più gratuita dell’amore, che non finisce mai di stupirci. E’ la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino. 
Quante volte trovo le mamme in piazza che mi fanno vedere la pancia e mi chiedono la benedizione … questi bimbi sono amati prima di venire al mondo. E questa è gratuità, questo è amore; sono amati prima della nascita, come l’amore di Dio che ci ama sempre prima. Sono amati prima di aver fatto qualsiasi cosa per meritarlo, prima di saper parlare o pensare, addirittura prima di venire al mondo!
...
Tanti di voi qui presenti hanno figli e tutti siamo figli. Facciamo una cosa, un minuto di silenzio. Ognuno di noi pensi nel suo cuore ai propri figli – se ne ha -; pensi in silenzio. E tutti noi pensiamo ai nostri genitori e ringraziamo Dio per il dono della vita. In silenzio, quelli che hanno figli pensino a loro, e tutti pensiamo ai nostri genitori. (Silenzio). Il Signore benedica i nostri genitori e benedica i vostri figli.

Gesù, il Figlio eterno, reso figlio nel tempo, ci aiuti a trovare la strada di una nuova irradiazione di questa esperienza umana così semplice e così grande che è l’essere figli. Nel moltiplicarsi della generazione c’è un mistero di arricchimento della vita di tutti, che viene da Dio stesso. Dobbiamo riscoprirlo, sfidando il pregiudizio; e viverlo, nella fede, in perfetta letizia. 
E vi dico: quanto è bello quando io passo in mezzo a voi e vedo i papà e le mamme che alzano i loro figli per essere benedetti; questo è un gesto quasi divino. Grazie perché lo fate!

Guarda il video della catechesi

Saluti:
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APPELLO

Seguo con preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarietà, affinché a nessuno manchi il necessario soccorso.
Guarda il video

Invito infine a pregare per il Concistoro che avrà luogo nei prossimi giorni. Lo Spirito Santo assista i lavori del Collegio Cardinalizio e illumini i nuovi Cardinali e il loro servizio alla Chiesa.

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Porgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. 
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Incoraggio tutti a crescere nell’amore per il Signore, nella sapienza del cuore e nel servizio generoso al prossimo sofferente nel corpo e nello spirito.

Rivolgo un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi ricorre la memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes e si celebra la Giornata Mondiale dell’ammalato. Cari giovani, disponetevi ad essere “occhi per il cieco e piedi per lo storpio”; cari ammalati, sentitevi sempre sostenuti dalla preghiera della Chiesa; e voi, cari sposi novelli, amate la vita che è sempre sacra, anche quando è segnata dalla fragilità e dalla malattia. Grazie.



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