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venerdì 13 giugno 2014

Intervista a tutto campo di Papa Francesco al giornale spagnolo «La Vanguardia» (testo originale e traduzione)

«Era un bravo ragazzo, ha fatto ciò che poteva, non era poi così male». Così Papa Francesco risponde all'ultima domanda (come vorrebbe essere ricordato?) di una lunga intervista pubblicata dal quotidiano spagnolo La Vanguardia.
L’articolo inizia così. "I cristiani perseguitati sono un problema che mi tocca da vicino come pastore". Il Papa dice che non gli sembra "saggio contarli per non offendere nessuno". Ma dice di essere convinto che "la persecuzione dei cristiani oggi è più forte che nei primi secoli della Chiesa". Non è una "fantasia, lo dicono i numeri"...

Lunedì scorso, nel giorno in cui, a causa di una lieve indisposizione (frutto della stanchezza accumulata nell'impegnativa giornata precedente con lo storico incontro di preghiera nei giardini vaticani) aveva dovuto annullare alcuni appuntamenti, Papa Francesco ha concesso una lunga intervista al quotidiano spagnolo «La Vanguardia».
A intervistare il Papa è stato il giornalista di origini portoghesi Henrique Cymerman, corrispondente dal Medio Oriente per «La Vanguardia», «Antena 3» e la TV israeliana «Channel 2». Incontrandolo sul volo di andata Amman, il Papa, che aveva visto il giornalista israeliano seduto accanto a un collega palestinese, gli aveva chiesto di proteggerlo durante il viaggio in Terra Santa. Cymerman è stato coinvolto nell'organizzazione della preghiera per la pace che si è tenuta in Vaticano e nell'intervista Francesco ha riconosciuto: «A lei si deve una buona parte del fatto che sia avvenuta».

Leggi il testo originale dell'intervista esclusiva pubblicata oggi su «La Vanguardia»: Entrevista al papa Francisco: "La secesión de una nación hay que tomarla con pinzas"

Leggi la traduzione integrale del testo in italiano a cura della nostra redazione