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domenica 20 aprile 2014




“Perché cercate tra i morti 
colui che è vivo?” 
(Luca 24,5) 




Il giorno di Pasqua, che Giovanni fa coincidere con la Pentecoste, si scioglie il dilemma della chiesa tra chiusura e ripiegamento da una parte, e fermento di sempre nuova generazione dall’altra. 
La chiesa non è il museo delle cere di personaggi incatramati dal ricordo e resi sterili dal tempo, ma grembo gravido di nuove, disturbanti presenze. 
La chiesa non è un bunker per i strenui difensori della propria identità, ma campo aperto per i seminatori dell’altrui dignità. 
La chiesa non è un covo di nostalgici queruli che guardano all’indietro, ma torre di guardia di sentinelle che scrutano l’orizzonte, con lo sguardo in avanti. 

Auguri a tutti noi, allora, perché le nostre esistenze non siano tombe vuote ma sorgenti di vita. Sorgenti di speranza per distribuire futuro. 
Sorgenti di coscienza per diffondere responsabilità. 
Sorgenti di riconoscenza e gratitudine per seminare gioia e generosità. 
Sorgenti di semplicità per liberare schiettezza e autenticità. 

AUGURI! 
(Aldo Antonelli, 20 aprile 2014)