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venerdì 18 aprile 2014

Il Giovedì Santo di Papa Francesco - Messa in Coena Domini (testi e video)


L’anno scorso al Carcere minorile di Casal del Marmo, quest’anno al Centro per disabili Santa Maria della Provvidenza gestito dalla fondazione Don Carlo Gnocchi: fedele alla consuetudine che aveva già come arcivescovo di Buenos Aires, papa Francesco ha presieduto la messa “in Coena Domini” del Giovedì santo, ed ha compiuto il rito della Lavanda dei Piedi, tra gli “ultimi” della società. 

Papa Francesco è giunto poco prima delle 17, nella ormai consueta Ford Focus blu, al Centro che si trova nella periferia nord-ovest di Roma. Il Centro è stato visitato in passato da Paolo VI e Giovanni Paolo II. Presenti il sostituto della Segreteria di Stato Giovanni Angelo Becciu, il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini, il presidente della Fondazione Don Gnocchi Angelo Bazzari, oltre al comandante della Gendarmeria Domenico Giani e al portavoce vaticano Federico Lombardi. Il Papa si è soffermato a salutare e baciare i fedeli che lo attendevano prima di andare in sacrestia per prepararsi alla celebrazione liturgica. 
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“Abbiamo sentito quello che Gesù ha fatto nell'ultima cena”, ha detto Jorge Mario Bergoglio in una breve omelia a braccio...




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I dodici disabili a cui il Papa ha lavato i piedi, di diversa età, etnia e confessione religiosa, rappresentavano tutti i pazienti assistiti nei ventinove centri operativi in Italia dalla fondazione che si ispira al prete dei “mutilatini”.
I dodici assistiti – riferisce una nota della fondazione – erano Osvaldinho, 16 anni, originario di Capo Verde, paralizzato dopo un tuffo in mare; Orietta, romana, 51 anni, colpita da bambina da un vaiolo che le ha provocato un'encefalite; Samuele, 66 anni, originario di L'Aquila, colpito da piccolo da una poliomelite che lo ha parzialmente paralizzato; Marco, 19 anni di Sabaudia, malato di neoplasia cerebrale; Angelica, 86 anni, originaria di Maenza, in riabilitazione per alcune fratture; Daria, 39 anni, affetta da tetraparesi spastica neonatale; Pietro, 86 anni, colpito da anziano da un semplice deficit dell`equilibrio e della deambulazione; Gianluca, 36 anni, che ha subito vari interventi per meningite; Stefano, 49 anni, affetto da oligofrenia grave e spasticità; Hamed, 75 anni, originario della Libia, di religione musulmana, in riabilitazione dopo un incidente stradale; Giordana, 27 anni, originaria dell’Etiopia, affetta da tetraparesi spastica in seguito a paralisi cerebrale infantile ed epilessia; Walter, 59 anni, affetto da sindrome di down.
Bergoglio ha tenuto a inginocchiarsi di fronte a tutti e dodici i disabili, aiutato dai cerimonieri, versando l’acqua, asciugando e baciando i loro piedi.




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La cerimonia si è conclusa con la tradizionale reposizione del Santissimo Sacramento.
“Ringrazio tutti voi – ha detto alla fine – per l’accoglienza, per la vostra buona volontà, la vostra pazienza, la vostra fede, la testimonianza della vostra speranza. Che il Signore risorto vi visiti, vi consoli, e sia in mezzo a tutti voi: questo è il mio desiderio di una buona e santa Pasqua”. Dopo aver salutato tutti i disabili presenti nella chiesa, papa Francesco ha lasciato il centro prima delle 19,30 per fare rientro in Vaticano. (Fonte del testo: Vatican Insider)

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