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venerdì 14 marzo 2014

Grazie a chi mi ha dato sangue e vita - La lezione di Niccolò Marzocchi


Grazie a chi mi ha dato sangue e vita
scelto da Luigi Accattoli


Niccolò Marzocchi, di Castelnovo Sotto, Reggio Emilia, è morto di leucemia a vent'anni il 13 febbraio, avendo convissuto con questa malattia dall'età di sette anni. Ironico e coraggioso, iscritto al secondo anno di filosofia a Parma, impegnato nel volontariato parrocchiale, due trapianti di midollo. Dopo l'ultimo di questi appuntamenti clinici, sapendo che molti della parrocchia avevano pregato per lui e avevano donato il sangue per le trasfusioni, aveva fatto in chiesta questo ringraziamento: «C'è chi mi ha sostenuto con la fede, chi mi ha dato coraggio e chi, grazie alle donazioni di sangue, mi ha dato vita. Credo che l'aiuto e il sostegno derivino dal sentimento che lo stesso Gesù predicava. Questo sentimento è la fratellanza. Penso che la fratellanza sia quel sentimento che spinge ognuno ad aiutare indipendentemente da età, sesso, colore o nazionalità. Io credo molto al messaggio di Cristo ed è grazie a questo messaggio, condiviso da credenti o non, che io sono ancora qui a parlare». Fino all'ultimo ha confidato agli amici di avere più motivi per vivere che per morire: "Finché c'è qualcuno o qualcosa per cui valga la pena di vivere, vivrò!" Una volta, in liceo (l'Ariosto di Reggio Emilia) , aveva scritto in greco sulla lavagna di classe: "Dalla Sofferenza la Sapienza, più grande di ogni Conoscenza". Un'altra sua frase, che gli amici hanno scritto su uno striscione alzato davanti alla chiesa in occasione della messa di addio: "Vado dove porterà la mia forza e la mia voglia di vivere". Un abbraccio a Niccolò che credeva alla fratellanza e alla voglia di vita che porta oltre la morte. (fonte: Vino Nuovo)

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