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mercoledì 11 dicembre 2013

«Annunciare Cristo nell’era digitale» - In internet "monete false, illusioni pericolose, trappole da evitare ma, guidati dallo Spirito Santo, anche preziose opportunità per condurre gli uomini al volto luminoso del Signore"


UDIENZA AI PARTECIPANTI ALLA PLENARIA 
DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI, 07.12.2013

Signori Cardinali,
cari fratelli Vescovi e Sacerdoti,
fratelli e sorelle!
È per me una gioia incontrare il Pontificio Consiglio per i Laici riunito in Assemblea plenaria. Come amava ricordare il beato Giovanni Paolo II, con il Concilio è "scoccata l’ora del laicato", e ne danno conferma sempre di più gli abbondanti frutti apostolici. Ringrazio il Cardinale per le parole che mi ha rivolto.
...
Per questa Plenaria avete scelto un tema molto attuale: «Annunciare Cristo nell’era digitale». Si tratta di un campo privilegiato per l’azione dei giovani, per i quali la "rete" è, per così dire, connaturale. Internet è una realtà diffusa, complessa e in continua evoluzione, e il suo sviluppo ripropone la questione sempre attuale del rapporto tra la fede e la cultura. Già durante i primi secoli dell’era cristiana, la Chiesa volle misurarsi con la straordinaria eredità della cultura greca. Di fronte a filosofie di grande profondità e a un metodo educativo di eccezionale valore, intrisi però di elementi pagani, i Padri non si chiusero al confronto, né d’altra parte cedettero al compromesso con alcune idee in contrasto con la fede. Seppero invece riconoscere e assimilare i concetti più elevati, trasformandoli dall’interno alla luce della Parola di Dio. Attuarono quello che chiede san Paolo: «Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono» (1 Ts 5,21). Anche tra le opportunità e i pericoli della rete, occorre «vagliare ogni cosa», consapevoli che certamente troveremo monete false, illusioni pericolose e trappole da evitare. Ma, guidati dallo Spirito Santo, scopriremo anche preziose opportunità per condurre gli uomini al volto luminoso del Signore...

Nell’affrontare la grande sfida della nuova evangelizzazione, la Chiesa deve tener conto dei nuovi scenari socioculturali del mondo globalizzato, tra i quali lo sviluppo vertiginoso dei mezzi digitali di comunicazione occupa un posto di particolare rilievo. È un fenomeno che non va ridotto solo alle nuove tecnologie di comunicazione. Si tratta piuttosto di una potente corrente, di una vera e propria “cultura digitale”, di cui indiscussi protagonisti sono le giovani generazioni, i cosiddetti “nativi digitali”. È un mondo molto complesso che suscita tanto interesse, perché apre davanti a noi orizzonti completamente nuovi e opportunità inedite. Secondo il Papa Francesco, esso può diventare uno strumento prezioso per costruire un mondo più fraterno e più solidale. Ma, purtroppo, non mancano anche dei seri rischi, che non vanno sottovalutati...

È vero che il Papa ha richiamato alla pazienza, contro la fretta di internet. Ma è anche vero che le notizie e i commenti devono essere espressi con tempestività, altrimenti, in questo mondo «in corsa» si rischia di «perdere il treno». E poi è anche vero che della Madonna si dice che «andò in fretta» a trovare la cugina Elisabetta, rispondendo alle indicazioni dell’Angelo.
Così ho deciso, dopo avere scritto a vari giornali, di pubblicare il mio commento a quanto il Papa ha detto alla UDIENZA AI PARTECIPANTI ALLA PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI perché mi pare un utile contributo alla riflessione di tutti, nella speranza di favorire un dialogo con tutti coloro che guardano ad internet con una passione e preoccupazione educativa.

... Papa Francesco, oggi, intuendo che qualcosa dentro questa rete non è esattamente ciò che vorrebbe farci credere, ci dice di essere prudenti e di stare molto attenti alle “monete false”. E questa, a mio parere, non è una di quelle notizie che deve scorrere nei fiumi di cose che scompaiono nella cronaca, bensì uno spunto che da oggi in poi dovremo riflettere sempre più e sempre meglio ogni giorno, per il bene dei nostri giovani in via di formazione e per tutelare quella libertà di scelta e di pensiero che oggi potrebbe essere seriamente condizionata e compromessa da chi gestisce i motori attraverso i quali cerchiamo quotidianamente notizie in rete...