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venerdì 22 novembre 2013

Vienna - IX Assemblea mondiale di “Religions for Peace”: “Accogliere l’altro”

Circa 600 leader religiosi rappresentanti delle diverse tradizioni di fede sono riuniti a Vienna per affrontare il crescente clima di ostilità verso “l’altro” che si registra nel mondo. “Accogliere l’altro” è infatti il tema della IX Assemblea mondiale di “Religions for Peace”, la più ampia coalizione mondiale delle religioni alla quale fanno parte delegati baha’i, buddhisti, cristiani, ebrei, giainisti, hindù, religioni aborigeni e tradizionali, musulmani, sikh, shintoisti e zoroastriani. Tra i numerosi partecipanti figurano il pastore luterano Olav Fykse Tveit, segraterio generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec); il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I; il pastore riformato Thomas Wipf, moderatore della sezione europea di Religions for Peace; Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari. È presente anche il cardinale John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja (Nigeria). Nella lista dei relatori figura anche il metropolita Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, arcivescovo della Chiesa siro-ortodossa di Aleppo, rapito in Siria il 22 aprile insieme al vescovo Paul Yazigi, arcivescovo della Chiesa Greco-Ortodossa di Aleppo. Per i due vescovi e per la Siria, il segretario generale di Religions for peace William Vendlay ha chiesto ai delegati membri di pregare. 
Nel corso dei lavori sono previste sessioni plenarie sulla prevenzione dei conflitti e i processi di riconciliazione, sulla protezione delle minoranza religiose, le migrazioni e la coesione sociale ed sulla lotta alla povertà. L’Assemblea si è aperta ieri con un messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Ban-ki Moon che ha sottolineato l’importanza dell’impegno delle religioni per i diritti umani. “Il potere delle religioni di promuovere la riconciliazione attraverso il perdono - ha detto - può favorire in modo significativo il nostro lavoro per affrontare le cause profonde dei conflitti e raggiungere una pace duratura”. Ed ha subito aggiunto: “Mentre mi congratulo per l’enorme progresso compiuto grazie alle religioni e alle persone di fede, dobbiamo anche riconoscere che sussistono conflitti inquietanti all’interno e tra le comunità religiose. Queste divisioni minacciano la sicurezza per la quale stiamo lavorando”. Ban-ki Moon ha assicurato i leader religiosi del sostegno delle Nazioni Unite per tutti gli sforzi che saranno compiuti per “migliorare la comprensione tra le culture e le religioni” ed ha concluso: “Insieme metteremo a frutto l’enorme potenziale delle religioni per favorire la vera pace”. (fonte: SIR)

È stato firmato questa mattina (ndr. 21/11/2013), a Vienna, nell'ambito di un incontro di Religions for Peace, un documento redatto dai leader delle principali religioni sul tema dell'accoglienza dei migranti, in particolari di coloro che fuggono da guerre e carestie. Pubblichiamo il testo integrale del documento e un'intervista alla persona che, per il Jesuit refugee service, ha partecipato alla sua elaborazione.

Un valore centrale della mia fede è accogliere lo straniero, il rifugiato, lo sfollato, l’altro. Io tratterò loro come vorrei essere trattato io stesso. E inviterò gli altri, compresi i leader della mia comunità religiosa, a fare lo stesso.
Insieme con le autorità religiose, con le organizzazioni confessionali e le comunità di coscienza del mondo affermo: Io accoglierò lo straniero.
La mia fede insegna che la compassione, la misericordia, l’amore e l’ospitalità sono per tutti: chi è nato nel mio Paese e lo straniero, il membro della mia comunità e chi è appena arrivato...