Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



mercoledì 27 novembre 2013

«Evangelii Gaudium» - Con la gioia del Vangelo una chiesa povera che si fa evangelizzare dai poveri

ESORTAZIONE APOSTOLICA
EVANGELII GAUDIUM
DEL SANTO PADRE 
FRANCESCO
AI VESCOVI 
AI PRESBITERI E AI DIACONI
ALLE PERSONE CONSACRATE 
E AI FEDELI LAICI 
SULL' ANNUNCIO DEL VANGELO
NEL MONDO ATTUALE


Leggi il testo integrale EVANGELII GAUDIUM

Un documento “programmatico e esortativo” in cui Papa Francesco indica alla Chiesa di farsi compagna di strada di quanti sono alla ricerca di Dio. Questa in estrema sintesi la definizione emersa in Sala Stampa della Evangelii Gaudium, documento nel quale la parola “gioia” compare ben 59 volte. Questa Esortazione apostolica, ha spiegato padre Federico Lombardi, è stata scritta dal Pontefice di sua mano, in spagnolo, nel mese di agosto, dopo la Gmg di Rio. Nel suo intervento, mons. Fisichella ha sottolineato che questo documento si pone in continuità con l’insegnamento di Paolo VI nell’Evangelii nuntiandi, ribadendo la centralità della persona di Gesù come “primo evangelizzatore”. Un testo, ha soggiunto, che invita a “recuperare una visione profetica e positiva della realtà, senza distogliere lo sguardo dalle difficoltà”. Quindi,mons. Fisichella ha tratteggiato la struttura fondamentale dell’Evangelii Gaudium...


C’è tutto il pontificato di Francesco, le sue parole dette e ripetute in questi mesi. Ma non sono le linee guida del pontificato. L’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, “La gioia del Vangelo”, è un testo che spiega come si deve fare per considerare il Vangelo il sussidiario del cristiano e come comportarsi di conseguenza. 
È un testo completo, pedagogico, dove Bergoglio prende per mano il lettore e gli indica la via giusta per far diventare il Vangelo rilevante nell’attualità del mondo e nell’attualità della Chiesa. 
Chiede a tutti conversione al Vangelo, come se fosse stato dimenticato, seppellito sotto montagne di documenti aggiunti, sotto cumuli di norme e di concetti morali e spirituali, sotto strati di strutture istituzionali ecclesiastiche. 
Ma sbaglia chi prova a definire l’Evangelii gaudium un ennesimo documento. Non lo è. Anzi, è una novità assoluta. È il vademecum della conversione al Vangelo, un navigatore per capirlo e metterlo in pratica nel mondo complicato di oggi. È la prova che papa Francesco non è un agitatore di folle, non è solo un uomo e un Papa a cui guardare emozionandosi per i suoi gesti e le sue frasi ad effetto. Dietro a quei gesti e a quel sorriso c’è la solidità di argomenti importanti a partire dalla «conversione del papato: siamo avanzati poco in questo senso»...
L’Evangelii gaudium darà fastidio, sarà una frustata sul mondo e sulla Chiesa. Il rischio è che ora qualcuno si applichi a smontarla o a contestualizzarla. Che sarebbe ben peggio.

Non imprigionare Gesù in «schemi noiosi» o «pessimismo sterile», ma «porte aperte» a tutti: la missione nell'esortazione apostolica di Francesco
"La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù": inizia così l'Evangelii gaudium, con cui papa Francesco affronta il tema dell'annuncio del Vangelo nel mondo di oggi. É un appello a tutti i battezzati, senza distinzioni di ruolo, perché portino agli altri l'amore di Gesù in uno "stato permanente di missione" (25), vincendo "il grande rischio del mondo attuale": quello di cadere in "una tristezza individualista" (2).
Il papa invita a "recuperare la freschezza originale del Vangelo" Gesù non va imprigionato entro "schemi noiosi" (11). Occorre "una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno" (25) e una riforma delle strutture ecclesiali perché "diventino tutte più missionarie" (27). Su questo piano Francesco si mette in gioco in prima persona. Pensa, infatti, anche a "una conversione del papato" perché sia "più fedele al significato che Gesù Cristo intese dargli e alle necessità attuali dell'evangelizzazione"...
Leggi tutto: «Evangelii Gaudium» in poche parole di Aldo Maria Valli

Di nuovo nel titolo di un documento pontificio ricorre la dimensione della gioia, segno caratteristico della testimonianza cristiana. In essa è come racchiuso il Vaticano II, dall’avvio alla conclusione...
Consegnata a conclusione di un anno della fede voluto da Benedetto XVI per ricordare il concilio che provvidenzialmente ha rinnovato la Chiesa, l’esortazione apostolica è un documento eccezionale. Innanzi tutto perché nasce dal cuore del vescovo di Roma, frutto di una esperienza in prima linea e della sua prolungata meditazione sull’urgenza di annunciare il Vangelo nel mondo di oggi. Il contenuto e lo stile inconfondibili di Papa Francesco caratterizzano infatti il testo e attirano chi lo legge...
E colpisce la prosa coinvolgente di questa magna charta per la Chiesa di oggi, testo che dichiara esplicitamente di avere «un significato programmatico e dalle conseguenze importanti»; perché non è possibile «lasciare le cose come stanno» e occorre costituirsi in uno «stato permanente di missione». Con lo scopo, implorato nella preghiera finale alla Vergine, di «cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne».