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giovedì 28 novembre 2013

ESORTAZIONE APOSTOLICA EVANGELII GAUDIUM - Riflessioni e commenti 1



ESORTAZIONE APOSTOLICA
EVANGELII GAUDIUM



Se la Lumen fidei era stata definita un’enciclica a quattro mani (dato l’apporto di Benedetto XVI), la Evangelii gaudium è sicuramente il manifesto programmatico del pontificato di papa Francesco. Cinque capitoli più l’introduzione, 220 pagine, ampi riferimenti al Sinodo sulla nuova evangelizzazione (con le proposizioni dei padri sinodali citate 27 volte, anche se il testo va oltre l’esperienza del Sinodo). Ma soprattutto una parola chiave. La parola «gioia» menzionata per ben 59 volte. Questa in estrema sintesi la prima esortazione apostolica di papa Bergoglio, che chiede di essere analizzata nei suoi particolari. A cominciare proprio da quella gioia del Vangelo che diventa la forza propulsiva della «Chiesa in uscita», come la vuole il Papa...

Cari amici, ieri come sapete è stata presentata e pubblicata l’esortazione apostolica «Evangelii gaudium», il documento programmatico del pontificato di Papa Francesco. Vi invito a leggerla integralmente – è lunga ma si legge facilmente ed è accessibile davvero a tutti –...
vorrei soffermarmi su un punto particolare, che è stato discusso nei mesi scorsi. Diciamo subito che «Evangelii gaudium» non è un’enciclica sociale, e non tratta specificamente dei temi economici. Il suo scopo è quello di esortare, di smuovere, di infiammare la Chiesa perché sia sempre missionaria e sappia distaccarsi da tutto ciò che non aiuta e spesso ostacola questo compito che è la ragione stessa per cui la Chiesa esiste.
Papa Francesco ha però dedicato alcuni densi passaggi al tema della povertà, della globalizzazione, dell’economia malata che esclude invece di includere. Ma ha anche dato ragione e fondamento all’accento più volte da lui stesso posto sul tema dei poveri. Accento e parole che nel corso degli ultimi otto mesi sono stati da qualcuno commentate con sarcasmo o con preoccupazione, parlando di «pauperismo». C’è stato anche chi, dalle colonne di un noto quotidiano, avendo poca dimestichezza con la storia della Chiesa e con la teologia, s’è impancato persino nell’accusa al Papa di aver fatto affermazioni «ereticali» quando ha detto che toccare i poveri significa «toccare la carne di Cristo»...

Con l’uscita dell’Esortazione apostolica posso dire esattamente che cosa ho vissuto intervistando Papa Francesco a partire dal 19 agosto scorso. Ho incontrato il Papa a pochi giorni dal suo rientro dal Brasile e mentre ormai ultimava l’Evangelii Gaudium. Era un periodo vulcanico, di grande grazia ed energia. Mi rendo conto solamente adesso di questo ulteriore aspetto dell’esperienza vissuta con lui: il pensiero del Papa ha preso forma ed è entrato nel dialogo vivo nella nostra conversazione per poi seguire i suoi sentieri e condensarsi un una Esortazione apostolica.
La Evangelii Gaudium richiede una lettura attenta. Una lettura immediata e rapida è possibile e anche opportuna. Tuttavia per entrare nei nodi del testo occorre fare una seconda lettura perché si tratta di un testo che contiene un disegno ed è frutto di una maturazione durata anni, se non decenni, non solo di riflessione, ma anche 8e soprattutto) di esperienza pastorale. Su La Civiltà Cattolica proverò a compiere una mia prima lettura di secondo livello, diciamo così, su radici, struttura e significato dell’Esortazione.
Qui vorrei solamente mettere in evidenza in maniera estremamente schematica alcune tensioni interne positive al testo che lo rendono dinamico e ne “agitano” lo sviluppo...

Vedi anche il nostro precedente post: