Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



venerdì 11 ottobre 2013

F35, IL GOVERNO SCONFESSA IL PARLAMENTO


F35, IL GOVERNO SCONFESSA IL PARLAMENTO

La denuncia della campagna contro i cacciabombardieri. In arrivo i primi sei esemplari. Quest'estate una mozione bipartisan aveva impegnato l'esecutivo Letta a non andare avanti negli acquisti, fermandosi ai primi propositi. Una spesa inutile e onerosa

Dagli Stati Uniti arriva la conferma che il Ministero della Difesa ha avviato l’acquisto di ben sei cacciabombardieri F-35. Immediato il commento della Campagna “Taglia le ali alle armi” promossa da Rete Disarmo,Sbilanciamoci e Tavola della Pace: «Nel momento in cui tasse ed imposte aumentano, si continua la scelta sconsiderata di buttare soldi nelle spese militari». 
La fonte sono gli annunci ufficiali del Dipartimento della Difesa statunitense diffusi in questi giorni: atti formali che dimostrano come l'Italia si sia impegnata non solo a completare l'acquisto dei primi tre caccia già pianificati nel 2012, ma abbia anche proceduto a confermare definitivamente ulteriori tre velivoli appartenenti al Lotto 7 del programma la cui determinazione avviene nel 2013. 
Il coordinamento di “Taglia le ali alle armi” sottolinea come il Governo stia proseguendo senza battere ciglio: «Dal 27 settembre 2013 abbiamo una certezza in più: né la maggioranza dell’opinione pubblica italiana, né la maggioranza del Parlamento sono in grado di far recedere i “fondamentalisti” dell’F-35». Infatti, la decisione ignora, di fatto, il voto di Camera e Senato che tra fine giugno ed inizio luglio del 2013 hanno approvato a maggioranza mozioni bipartisan che impegnavano il Governo a non proseguire con alcun acquisto ulteriore di F-35 senza un preventivo parere parlamentare. Ma gli ultimi acquisti rivelati dal Pentagono non sono stati in alcun modo segnalati al Parlamento italiano. E neanche all’opinione pubblica… 
Commentano da “Taglia le ali alle armi”: «Riteniamo inaccettabile il comportamento della Difesa non solo perché viola le prerogative parlamentari stabilite da atti specifici approvati dai due rami del Parlamento, ma perché nella sostanza non rispetta assolutamente la volontà della maggioranza degli italiani, ormai stanchi di vedere utilizzati soldi pubblici per l'acquisto di armi e non per la risoluzione dei problemi quotidiani del nostro Paese»...


Guarda i nostri post precedenti: